“Massima collaborazione per l’attuazione della Garanzia Giovani: i Centri per l’impiego restino i presìdi sociali del lavoro“
Piena collaborazione tra Upi e Ministero del Lavoro per sostenere attraverso i Centri per l’impiego delle Province l’attuazione degli interventi a sostegno dell’occupazione dei giovani previsti dal piano della Garanzia Giovani finanziato dall’Unione Europea. Lo ha confermato il Coordinatore nazionale degli assessori provinciali al lavoro, Carlo Chiama, nel corso di un incontro con il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti , richiesto dall’Upi per presentare le proposte delle Province sulla riforma dei servizi per l’impiego. “Fino ad oggi in Italia – ha detto l’Assessore Chiama al Ministro – è mancata l’attenzione ai servizi per il lavoro, e il confronto con l’Europa è demoralizzante: secondo le rilevazioni di Eurostat la spesa media annua francese in servizi per ogni persona che cerca lavoro è di 1500 euro, quella tedesca di 1700 euro , quella italiana di 74 euro. Abbiamo investito dieci volte meno la media europea, il 20% del totale delle risorse nazionali contro una media Europea che viaggia intorno al 45%. Ma le politiche per il lavoro non possono tradursi solo in assistenza: è necessario investire in interventi e strumenti che sostengano chi cerca un lavoro e in questo la Garanzia giovani in questo è un’occasione che non possiamo perdere. Ma è determinante arrivare a definire una riforma complessiva del mercato del lavoro attraverso la legge delega cui il Governo sta lavorando. Riforma che dovrà a nostro parere prevedere un ruolo determinante per l’Agenzia nazionale, chiamata a definire standard nazionali dei servizi e dei loro livelli qualitativi, in modo da offrire le stesse opportunità a tutti i cittadini del Paese, promuovendo, coordinando, valutando gli interventi, lasciando alle Province e alle Città metropolitane la gestione vera e propria dei servizi. Le politiche attive – ha concluso Chiama consegnando le proposte delle Province al Ministro Poletti – richiedono servizi che conoscano e rispondano al territorio ed alle sue peculiarità e potenzialità e che riconoscano le diversità e specificità delle persone e delle imprese sul territorio”.
FONTE: Upi (Unione Province d’Italia)