furti-auto-situazione-critica-cataniaL’emergenza legata alla criminalità nelle nostre città è anche messa in evidenza da pratiche come furti d’auto o di parti di esse: e a Catania la situazione, negli ultimi mesi, sta diventando critica.


Il fenomeno della auto rubate o “mutilate” nelle loro parti non accenna a diminuire: e le citta del Mezzogiorno d’Italia sono tra le più colpite da questo esecrabile fenomeno.

Nel 2022 (secondo i dati della Polizia Stradale) in Italia ne sono stati rubati 89.551 tra auto, fuoristrada e autofurgoni (7.463 al mese, 249 al giorno, più di 10 ogni ora), il 19% in più rispetto all’anno precedente quando erano stati 75.471.

Le Regioni più a rischio che continuano ad essere concentrate nel Centro-Sud: la Campania si conferma ancora una volta al primo posto con 23.979 furti (+17%), seguono il Lazio con 15.063 (+15.43%) e la Puglia con 14.951 (+16.35%) e poi la Sicilia con 12.638 furti (+37.46%).

E tra le città del Sud Catania sta subendo un’impennata di questi fenomeni piuttosto decisa.

Furti d’auto: situazione critica a Catania

La città di Catania, addirittura, secondo i dati del Dipartimento di Pubblica Sicurezza per il 2022, figura tra le primissime posizioni per i furti d’auto (nello specifico l’indice di criminalità la piazza al dodicesimo posto per furti in generale in tutta Italia).

Non si punta però, come si potrebbe pensare, ad auto di prima fascia o tra le più costose. I ladri d’auto preferirebbero, di fatto, puntare ad auto di piccola o media cilindrata, spesso utilizzate per commettere furti o vari reati oppure per rivendere le parti di ricambio.

I modelli più gettonati dai furfanti sarebbero i seguenti:

  • Fiat Panda
  • Fiat 500
  • Fiat Punto
  • Lancia Y
  • Smart fortwo.

Casi emblematici a Catania

All’inizio di quest’anno ha fatto discutere molto la denuncia di un cittadino per un caso di furto che ha del paradossale.

Il vicedirettore del quotidiano Il Post, Francesco Costa, ha subito un furto in pieno giorno in una nota autorimessa nel Centro della città etnea.

Il giornalista, infatti, ha noleggiato l’auto con tanto di assicurazione contro il furto, l’ha parcheggiata nell’autorimessa e non l’ha più ritrovata, con l’aggravante che gli è stato chiesto di pagare oltre 12 mila euro, ovvero il valore intero dell’auto rubata.

La denuncia via social del giornalista

Qui un piccolo estratto.

Lo scorso 21 dicembre sono andato a Catania per partecipare a una conferenza organizzata dall’università e passare qualche giorno con la mia famiglia in occasione delle feste. Qualche giorno prima avevo prenotato il noleggio di un’auto da usare in quei giorni […] 

Sono entrato nell’autorimessa alle 18.50. Un addetto dell’autorimessa, dopo avermi indicato dove parcheggiare, mi ha chiesto a che ora sarei tornato a riprendere l’auto così da sapere dove sistemarla e mi ha dato uno scontrino riportante la targa dell’auto, un codice a barre e un numero identificativo, dicendomi che avrei dovuto lasciare l’auto aperta e consegnare le chiavi. […]

Sono tornato a recuperare l’auto dopo cena, intorno alle 23.15. Dentro l’autorimessa c’era un solo addetto, una persona diversa da quella che c’era al mio arrivo, che nel frattempo evidentemente aveva finito il suo turno. Ho dato lo scontrino all’addetto, che lo ha passato nello scanner e mi ha detto che l’auto risultava essere già stata ritirata. Davanti alla mia reazione – controlli meglio, non può essere: è la mia auto, ho lo scontrino in mano – l’addetto ha ribadito che l’auto era già stata ritirata: a fronte di ulteriori insistenze mi ha mostrato la schermata del terminale, secondo cui l’auto era uscita alle 22.58 dietro presentazione dello scontrino. La persona che aveva ritirato l’auto aveva persino pagato il parcheggio, 6 euro. Ribadisco che dev’esserci un errore e insisto nel mostrare il mio scontrino: se ho io in mano lo scontrino, com’è possibile che qualcuno abbia ritirato l’auto?

[…] anziché chiedermi il rimborso della sola franchigia di 1.800 euro prevista nelle condizioni di contratto, mi ha chiesto di pagare l’intero valore dell’auto, cioè 12.389,27 euro: come se nel contratto di noleggio non fosse stata prevista alcuna garanzia assicurativa in caso di furto, nonostante i fatti siano andati come ho raccontato qui e come ho raccontato nella denuncia, nonostante al momento del furto l’auto fosse indubbiamente sotto la responsabilità legale dell’autorimessa, nonostante il mio comportamento sia stato esattamente il contrario di “incauto”.

Alcune foto emblematiche che documentano i casi di furto

Qui di seguito potete visualizzare una piuttosto emblematica con delle immagine raccolte da alcune pagine Facebook di denuncia, tra le quali spicca l’ormai nota Inciviltà a Catania.

Vi avvertiamo che si tratta di immagini poco edificanti: tuttavia il nostro intento nel riportarle non è quello di mettere il dito nella piaga, ma riteniamo che i lettori di tutta Italia debbano rendersi conto della portata del fenomeno.

A voi il commento.

(Le foto sono tratte da alcuni post con le segnalazioni dei cittadini alla pagina “Inciviltà a Catania“).

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Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it