spese_frequenza_universita_telematicheIn che misura è detraibile la spesa sostenuta per la frequenza di un corso di laurea delle università telematiche?

 

Aristide S.

 

Frequenza università telematiche: quanto sono detraibili le spese?

Le spese per i corsi di laurea svolti dalle università telematiche possono essere detratte, al pari di quelle per la frequenza di altre università non statali, facendo riferimento all’area tematica del corso e, per l’individuazione dell’area geografica, alla regione in cui ha sede legale l’università (circolare 18/E del 6 maggio 2016, risposta 2.3). Ai fini della detraibilità, quindi, occorre fare riferimento alle condizioni stabilite per le università non statali.

Con riferimento a queste ultime, è previsto che la detrazione del 19% compete in misura non superiore a quella fissata annualmente, per ciascuna facoltà universitaria, con decreto del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, da emanare entro il 31 dicembre, tenendo conto degli importi medi delle tasse e dei contributi dovuti alle università statali (articolo 15, comma 1, lettera e, Tuir). Con riferimento al periodo d’imposta 2016 e, quindi, alla dichiarazione dei redditi da presentare nel 2017, il Dm 993 del 23 dicembre 2016 ha confermato gli stessi limiti previsti per l’anno precedente.

L’anagrafe nazionale degli studenti universitari (ANS) ai sensi dell’art. 1-bis del decreto-legge 9 maggio 2003, n. 105, convertito dalla legge 11 luglio 2003, n. 170 contiene i principali dati relativi agli iscritti ai corsi di studio delle Universita’ statali e non statali, ivi compresi gli importi relativi alle spese per la frequenza dei corsi di istruzione universitaria.