In queste ore, il Forex è contraddistinto da due fattori: la volatilità del Dollaro e il crollo dello Yen, colpito dallo scandalo uscito fuori in queste settimane che riguarda il Governo in carica di Shinzo Abe.
Peraltro, nel Paese nipponico si vota il prossimo settembre e il partito liberal democratico che ora governa spera di ottenere una maggioranza così ampia da cambiare alcuni dettami della costituzione. Ecco cosa è successo e quali ripercussioni sta avendo sullo Yen.
Il crollo dello Yen
Come detto, il cambio dollaro yen è crollato sotto i colpi dello scandalo finanziario che ha colpito il Governo in carica. Infatti, il dollaro/yen sale di circa mezzo punto percentuale a quota 107,02. Mentre il valutario euro/yen si porta invece in area 132 con un progresso dello 0,6 per cento.
Qual è lo scandalo che ha colpito il governo Abe
Dopo aver inizialmente negato, il ministero delle Finanze nipponico ha rivelato di aver falsificato dei documenti per una vendita di un terreno ad un addetto scolastico di un istituto di matrice nazionalista e negazionista, che arriva anche ad omettere le atrocità compiute dall’Impero giapponese. Lo scandalo riguarda il fatto che il terreno sia stato venduto ad un decimo del suo valore di mercato.
L’addetto scolastico che ha ottenuto il prezzo di favore è un amico della moglie del premier Shinzo Abe. Il quale, stando a quanto asseriscono gli osservatori politici, non sarà riconfermato a causa di ciò. Lo Yen peraltro è un bene rifugio, ma già lo scorso anno aveva dato una prova diversa di sé, viaggiando su valori molto bassi. Ripresosi poi ad inizio 2018.
Chi è Shinzo Abe
Shinzō Abe è il 57 ° Primo Ministro del Giappone e leader del Partito Liberal Democratico (LDP) dal 2012, in precedenza dal 2006 al 2007. È il terzo ministro più longevo nel Giappone del dopoguerra. Abe proviene da una famiglia politicamente importante ed è stato eletto da una sessione speciale delle elezioni politiche nel settembre 2006, diventando all’età di 52 anni, il più giovane primo ministro del Giappone, e il primo nato dopo la seconda guerra mondiale. Abe si è dimesso il 12 settembre 2007 per motivi di salute. Fu sostituito da Yasuo Fukuda, il primo di una serie di cinque primi ministri che non riuscirono a mantenere l’incarico per più di sedici mesi.
Ritornò alla politica e il 26 settembre 2012 sconfisse l’ex ministro della Difesa Shigeru Ishiba per la presidenza del LDP. In seguito alla vittoria schiacciante del LDP nelle elezioni generali del 2012, è diventato il primo ex primo ministro a tornare in carica da Shigeru Yoshida nel 1948. È stato rieletto alle elezioni generali del 2014, mantenendo la maggioranza dei due terzi con il partner di coalizione Komeito e di nuovo nelle elezioni generali del 2017. È un conservatore che i commentatori politici hanno ampiamente descritto come un nazionalista di destra.
È un membro del revisionista Nippon Kaigi e ha punti di vista revisionisti sulla storia giapponese, tra cui negare il ruolo della coercizione del governo nel reclutamento delle donne di conforto durante la seconda guerra mondiale, una posizione che ha creato tensione con il vicino Sud Corea. È considerato un intransigente rispetto alla Corea del Nord e sostiene la revisione dell’interpretazione dell’articolo 9 della Costituzione per consentire al Giappone di mantenere le forze militari. Abe è noto a livello internazionale per le politiche economiche del suo governo, soprannominate Abenomics, che perseguono l’allentamento monetario, lo stimolo fiscale e le riforme strutturali.
Dollaro volatile
Per quanto riguarda il cambio Eur/Usd, pesa ancora la volatilità del Dollaro. La banconota statunitense perde nuovamente terreno dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione USA, in aumento del 2,2 per cento. Un elemento che non spinge la Fed ad accelerare il processo di rialzo dei tassi ufficiali. Ciò ha avuto ripercussioni sul cambio EUR/USD, che così torna a salire in area 1,24.
Il cambio resta quindi molto volatile e per ora non ha un trend ben definito. Tuttavia, il trend rialzista sembra proseguire, con l’Euro che non ha perso colpi neanche dopo l’incertezza politica che sta vivendo l’Italia, la quale, probabilmente, ha meno peso nell’Eurozona di quanto si pensava inizialmente.
Attualmente, il cross Eur/Usd è in leggera risalita dello 0,01 per cento. Al momento viene scambiato a 1,239.