In poco più di tre anni di attività il Fondo Italiano di Investimento (FII), partecipato tra gli altri dal Ministero dell’economia e delle Finanze e da Cassa Depositi e Prestiti, ha deliberato interventi per 785 milioni di euro. Di essi, 360 milioni sono riferiti a investimenti diretti (37 deliberati di cui 33 già effettuati) e 425 milioni riguardano investimenti in fondi (21 deliberati di cui 18 già sottoscritti). I risultati del Fondo Italiano di Investimento sono stati illustrati in una conferenza stampa dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrazio Saccomanni, insieme al presidente e all’amministratore delegato del Fondo, Innocenzo Cipolletta e Gabriele Cappellini, presenti anche il presidente e l’amministratore delegato di Cdp, Franco Bassanini e Giovanni Gorno Tempini e il direttore generale del Tesoro, Vincenzo La Via.
Il Fondo Italiano di Investimento, nato su iniziativa del Mef e operativo dal 9 novembre 2010, è volto a supportare le imprese italiane piccole e medie, attraverso assunzione di partecipazioni dirette e investimenti indiretti in qualità di ‘fondo di fondi’. Oltre al Mef e a Cdp, partecipano al Fondo anche Confindustria, Abi, Banca Monte dei Paschi di Siena, Intesa Sanpaolo, Istituto Centrale delle Banche Popolari, Unicredit.
Nel complesso, i 785 milioni di interventi coinvolgono circa 80 imprese che occupano oltre 26.000 dipendenti e generano un fatturato di oltre 4 miliardi di euro. Inoltre, grazie all’attività di investimento indiretto sono state attivate ulteriori risorse per 1,4 miliardi (di essi 400 milioni provengono dall’estero).
Gli investimenti diretti nel capitale delle imprese sono presenti in diversi settori, con prevalenza in quelli delle macchine utensili e impianti (24%), della componentistica industriale (21%), dei servizi (18%). Considerando la distribuzione per area geografica, la quota maggiore degli investimenti diretti è localizzata al Nord Est (46%), seguono il Centro (36%), il Nord Ovest (15%) e il Sud (3). L’intervento diretto del Fondo nel capitale delle imprese ha consentito un loro significativo rafforzamento, misurabile nella crescita del volume d’affari (mediamente +9% dall’anno dell’investimento ad oggi) e del numero dei dipendenti e del fatturato estero aumentati entrambi del 17%.
Per quanto riguarda gli investimenti indiretti di FII, ai 18 fondi gia’ sottoscritti e oggetto di impegno finanziario sono riconducibili circa 50 imprese, per un fatturato totale di 1,8 miliardi e 12.500 dipendenti. Lo scorso anno, a febbraio 2012, il Cda del Fondo Italiano ha deliberato un ampliamento dell’attività includendo negli investimenti indiretti il settore del venture capital al quale sono stati destinati 65 milioni. L’obiettivo è quello di favorire e supportare lo sviluppo di iniziative che originano da incubatori e centri di ricerca e che spesso sono penalizzate dalla mancanza di operatori con adeguate risorse.
Il Ministro Saccomanni ha spiegato che ‘’la presenza dello Stato nella compagine societaria di alcuni operatori economici ha senso in quanto permette al Governo di attivare una leva finanziaria aggiuntiva per sostenere l’economia reale. Il Fondo Italiano d’Investimento – ha aggiunto – è un buon esempio di come una partecipazione non prevalente dello Stato ci consenta di essere al fianco della migliore industria italiana, quella che sa essere competitiva su scala globale. La finanza deve sostenere gli imprenditori che hanno idee e capacità progettuale con i capitali necessari a crescere”.

Per approfondire: Sintesi attività

FONTE: Ministero dell’economia e delle finanze