fatture-elettroniche-no-sanzioni-ritardiFatture Elettroniche, no alle sanzioni per i ritardi: Rete Imprese Italia, in audizione in commissione Finanze al Senato, espone le ragioni del suo appello.


Rete Imprese Italia in audizione in commissione Finanze al Senato: “non è sufficiente limitare alla sola fase di avvio dell’obbligo della fatturazione elettronica la scelta di non sanzionare o di applicare sanzioni ridotte in caso di lievi ritardi nella trasmissione delle e-fatture”.

 

“E’ opportuno che la non sanzionabilità venga garantita a regime, in tutti i casi in cui il ritardo nell’emissione e trasmissione della fattura al sistema di interscambio, seppur superiore a 10 giorni, non incida sulla corretta liquidazione dell’imposta di periodo (mensile o trimestrale). Riteniamo infatti che in tali casi la violazione commessa possa essere ritenuta meramente formale”.

 

Lo ha sottolineato in audizione in commissione Finanze al Senato sul Dl fiscale Rete Imprese Italia, che ritiene “non sufficiente” limitare alla sola fase di avvio dell’obbligo della fatturazione elettronica (quindi fino al 30 giugno 2019) la scelta di non sanzionare o di applicare sanzioni ridotte in caso di lievi ritardi nella trasmissione delle e-fatture.

 

Il soggetto di rappresentanza unitaria delle pmi e dell’impresa diffusa ha evidenziato inoltre che “quando i condoni o la chiusura delle liti non sono accompagnati da una riforma dell’intero sistema fiscale rischiano di ingenerare, per il futuro, comportamenti non virtuosi.

 

Rete Imprese Italia vuole poter considerare, pertanto, che l’estensione del regime forfettario con l’applicazione dell’imposta sostituiva del 15% sui redditi delle piccole Imprese personali, rappresenti il primo passo di una riforma del sistema tributario incentrata su riduzione di tassazione, in special modo per i soggetti Irpef , e semplificazione”.

 

E ha aggiunto che “i condoni fiscali, in passato sono sempre stati motivati da una contestuale riforma del sistema fiscale nel suo complesso”.