estate-2023-scontrini-folliStanno facendo particolarmente discutere tutti quei cosiddetti “scontrini folli” che stanno riempiendo le bacheche dei social in questa travagliata estate del 2023 per i consumatori italiani.


L’estate italiana del 2023 sarà ricordata non solo per un caldo “particolare”, ma anche per gli strani eccessi registrati nelle ricevute di bar e ristoranti in tutta la Penisola.

Le richieste “stravaganti” hanno lasciato i clienti dei bar e dei ristoranti di tutta la Penisola a bocca aperta. Dalla richiesta di un piattino vuoto in più alle tariffe aggiuntive per il taglio di un toast o una pizza ben cotta, questi scontrini insoliti hanno destato scalpore.

Alcuni locali hanno persino addebitato costi extra per un cappuccino senza schiuma o per un cucchiaino aggiuntivo.

L’estate del 2023 è all’insegna degli “scontrini folli”

Molte persone si sono trovate così ad affrontare costi aggiuntivi per servizi che in passato erano inclusi nel prezzo.

E sui social non sono mancate le proteste con tanto di scontrino “esibito” sulle varie bacheche, in vari casi il post è diventato virale.

Citiamo qui di seguito alcuni tra i casi per così dire più “clamorosi”.

Il toast diviso a metà per 2 euro

Uno dei casi che più ha fatto riflettere è stato quello dei 2 euro supplementari per un toast diviso a metà in un bar a Gera Lario (Como).

Le reazioni sui social sono state molte e non tutte dello stesso parere.

Costi extra per un cucchiano in più

In un ristorante-pizzeria ad Alba, è stato invece addebitato un costo aggiuntivo di 1,50 euro per la richiesta di un cucchiaino extra per assaporare una crema catalana condivisa.

Anche qui non manca sui social chi ha fatto “ironia” per denunciare la cosa.

Gnocchi a 800 euro

In un chiosco a Maranello (Modena), una comitiva di 24 persone, tra cui undici bambini, si è vista presentare un conto di 845 euro per una cena a base di taglieri di salumi con gnocco fritto e tigelle. Dopo le proteste, la cifra è stata ridotta prima a 620 euro e poi a 585 euro.

Anche qui non sono mancate le polemiche lato social.

La torta non si taglia gratis

A Palermo invece, in un ristorante nel centro della città, sono stati addebitati 20 euro (1 euro a persona) per il taglio di una torta di compleanno.

Ma anche qui c’è chi apre alcuni strascichi polemici.

 

Si paga anche il cappuccino senza schiuma

A Ostia un cliente ha dovuto pagare 10 centesimi in più per aver chiesto un cappuccino senza schiuma. La spiegazione per l’extra è stata che senza la schiuma il cappuccino costa di più perché ci vuole più latte.

E anche in questo caso l’indignazione via social ha viaggiato veloce.

Ma attenzione alle “bufale”

Non tutti gli scontrini sono autentici e qualcuno ha deciso di “trollare” il pubblico e la stampa.

Ha fatto scalpore, ad esempio, la foto pubblicata sui social dello scontrino del Restaurant Catanzaro e ripresa da molti. A colpire è stato il totale richiesto per una pizza margherita, una napoletana e due birre (indicati da alcuni come 235 euro).

Ma è sufficiente una lettura più attenta per capire che la pizzeria non si trova nel capoluogo calabrese, bensì a Marrakech.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it