Col pagamento del ticket sanitario, possiamo accedere ad alcune prestazioni sanitarie. Ma quali sono le esenzioni per le malattie croniche? Vediamole insieme.
Esenzioni ticket sanitario malattie croniche: grazie al ticket sanitario, è possibile usufruire di alcune prestazioni sanitarie, sostenendo un costo ridotto.
Esistono, però, delle esenzioni per alcune categorie, come i cittadini affetti da malattie croniche.
Vediamo allora di cosa si tratta.
Esenzioni ticket sanitario malattie croniche: di cosa si tratta
Per malattia cronica, s’intende un
“problema di salute che richiede un trattamento continuo, durante un periodo di tempo che va da anni a decadi”,
così come dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Per alcune malattie croniche, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) prevede un’esenzione dal ticket per alcune prestazioni di specialistica ambulatoriale, utili a monitorare la malattia e a prevenirne le complicanze.
Le condizioni che danno diritto all’esenzione dal ticket, per malattie croniche, sono presenti nel Decreto legislativo 124/98 e sono:
- Gravità clinica;
- Grado d’invalidità;
- Onerosità della quota di partecipazione, derivante dal relativo trattamento.
Per la maggior parte delle malattie croniche, il medico individuerà una serie di prestazioni fruibili con l’esenzione, incluse nel nomenclatore della specialistica ambulatoriale. Queste prestazioni sono utili al monitoraggio dell’evoluzione della malattia e delle sue complicanze.
Nelle esenzioni, non sono incluse le prestazioni necessarie per la diagnosi e né per l’assistenza farmaceutica. Nonostante questo, alcune Regioni hanno previsto delle riduzioni sul ticket per i farmaci utili ai soggetti affetti da malattie croniche.
Esenzioni ticket sanitario malattie croniche: quali sono le malattie per cui si ha l’esenzione
Lo scorso 12 gennaio 2017 è stato stilato un nuovo elenco delle malattie croniche, che prevede l’esenzione dal ticket sanitario, aggiornato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui nuovi Lea del 12 gennaio 2017.
Nel nuovo elenco, sono presenti 64 codici di esenzione, che corrispondono a patologie e condizioni.
Nell’ultimo aggiornamento, sono state introdotte 6 nuove patologie:
- bronco-pneumopatia cronico ostruttiva (negli stadi clinici “moderato”, “grave” e “molto grave”);
- osteomielite cronica;
- patologie renali croniche;
- rene policistico autosomico dominante;
- endometriosi (stadi clinici III e IV);
- sindrome da talidomide.
Tra le novità, c’è anche lo spostamento di alcune malattie rare, nella categoria delle malattie croniche: malattia celiaca, sindrome di Down, sindrome di Klinefelter e connettiviti indifferenziate.
Al contrario, due patologie, già esenti come malattie croniche, vengono spostate tra le rare, ovvero la sclerosi sistemica progressiva e la miastenia grave.
Infine, sono stati inseriti nella categoria anche i
- Soggetti sottoposti a trapianto di intestino (prima esclusi), con codice di esenzione 052;
- Soggetti donatori di organo, con codice di esenzione 058.
Esenzioni ticket sanitario malattie croniche: come richiedere l’esenzione
L’esenzione deve essere richiesta all’Azienda Sanitaria locale (ASL) di residenza. Il paziente dovrà portare una certificazione che attesti la presenza di una o più malattie incluse nell’elenco. La certificazione deve essere rilasciata da una struttura ospedaliera o ambulatoriale pubblica.
La documentazione accettata è la seguente:
- Copia della cartella clinica, rilasciata da una struttura ospedaliera pubblica;
- Copia del verbale d’invalidità;
- Certificati delle Commissioni mediche degli Ospedali militari;
- Copia della cartella clinica rilasciata da una struttura ospedaliera privata accreditata, con valutazione del medico del Distretto sanitario dell’Azienda sanitaria locale di residenza;
- Certificazioni rilasciate da istituzioni sanitarie pubbliche di Paesi appartenenti all’UE.
Sulla certificazione consegnata, l’ASL rilascia un attestato, chiamato attestato di esenzione, che riporta la definizione della malattia e il relativo codice identificativo, per fruire dell’esenzione.
Inizialmente, l’attestato non prevedeva limiti temporali di validità a livello nazionale (tranne quello per i neonati prematuri). Per alcune condizioni, le Regioni e le Province autonome hanno previsto attestati di durata limitata, sulla base di criteri clinici.
Tutte le modifiche sulla durata degli attestati di esenzioni sono inseriti nel Decreto del 23 novembre 2012.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it