Nel caso in esame un giovane aveva proposto ricorso contro il provvedimento che lo aveva escluso dal concorso dei Carabinieri perché obeso: e il TAR lo ha riammesso.
Il giovane di Ficarazzi (PA) aveva dunque presentato ricorso al Tar del Lazio contro il ministero della Difesa, con una richiesta di essere riammesso al concorso dei Carabinieri per essere stato ingiustamente escluso.
Scopriamo nel dettaglio cosa hanno deciso i giudici.
Escluso dal concorso dei Carabinieri perché obeso: il TAR lo riammette
Tutto è iniziato nel 2019, precisamente l’8 novembre 2019, quando al ragazzo di Palermo di 19 anni era stato presentato il provvedimento con il quale era stato escluso dal concorso per l’arruolamento nell’Arma.
Il ragazzo di 19 anni era stato giudicato non idoneo per una presunta obesità.
In Italia purtroppo l’obesità è un problema grave: riguarda più di una persona su dieci. Anche per questo motivo un caso del genere potrebbe non essere così raro in una procedura di concorso pubblico.
In ragione delle certificazioni sanitarie prodotte dai legali, il Tar ha disposto una verifica, in contraddittorio tra le parti, incaricando la Direzione centrale di sanità del ministero dell’Interno.
In seguito alle visite mediche, agli accertamenti sanitari e in particolare, al test bioimpedenziometrico – l’esame che viene effettuato per conoscere la composizione corporea di un soggetto – la Commissione sanitaria ha attribuito al giovane candidato un profilo sanitario perfettamente compatibile con l’iter del concorso.
Al risultato di queste verifiche è arrivato dunque il giudizio perentorio dei giudici:
«Le valutazioni effettuate in sede di accertamento dei requisiti psico-fisici, seppure costituiscano tipica manifestazione di discrezionalità tecnica amministrativa, non sfuggono al sindacato giurisdizionale, laddove siano in esse ravvisabili ipotesi di eccesso di potere per travisamento dei fatti e illogicità».
I giudici amministrativi hanno anche posto a carico dell’Arma il pagamento delle spese di verificazione.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it