sprarr“Condivido e apprezzo quanto affermato ieri dal prefetto Morcone, a partire dalla necessità di un ulteriore allargamento della rete Sprar. Il nostro Paese, anche con lo sforzo e l’impegno dei Comuni, sta affrontando e gestendo una emergenza; ma bisogna fare un salto di qualità, lo chiediamo da tempo: se le presenze, anche grazie agli impegni assunti in sede europea, saranno minori, va comunque realizzato un sistema di accoglienza che guardi alla sostenibilità, all’integrazione, alla legalità’’. E’ quanto afferma il segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra.

 

“Abbiamo di fronte uno dei fenomeni globali che caratterizzano il presente, e che va governato con ragionevolezza. Vogliamo un’Europa – aggiunge Nicotra – capace di affermare a pieno l’anima solidaristica, quella che batteva dentro il cuore dei Padri fondatori, capace di imporre una visione che vuole la prosperità dei cittadini europei senza egoismi e con la consapevolezza che questa si realizza andando oltre i propri confini con le proprie eccellenze, ma consentendo anche ad altre energie di attraversare i nostri’’.

 

Il segretario generale sottolinea che “è giusto riconoscere lo straordinario lavoro che il ministero dell’Interno, i Comuni, le associazioni di volontariato stanno compiendo, ed è giusto apprezzare che il sistema stia assumendo i contorni da noi auspicati: hub regionali; centri di brevissima permanenza per persone gia’ segnalate con screening sanitario e che abbiano espresso la volontà di chiedere protezione; ampliamento dello Sprar, riconosciuto quale modello di eccellenza di integrazione e protezione dei richiedenti asilo; rafforzamento delle commissioni territoriali di riconoscimento. Infine siamo soddisfatti per ulteriori soluzioni che stanno emergendo, e che da tempo l’Anci aveva indicato. Ricordo l’adeguamento di Dublino III, con il richiamo alla ‘clausola umanitaria’, che contempla un accordo politico secondo cui uno Stato membro che non sarebbe competente all’esame della domanda di asilo può decidere di assumerne la titolarità’’.

 

Insomma, conclude Nicotra, “la strada è tracciata; va percorsa con determinazione, da noi e in Europa, mai rassegnandosi. Solo così ci si potrà presentare con le carte in regola nel momento in cui l’Europa riuscirà – ed è il nostro massimo auspicio – a fare un passo in avanti. Senza dimenticare di rendere più efficaci i processi di rimpatrio, laddove giusti, e di intervenire con azioni preventive, consentendo a questi popoli di costruire il proprio futuro in Patria, nel rispetto della dignita’ di ogni essere umano”.