enna-non-segnalano-rientro-zone-rosse-coronavirusScattano le misure di controllo più stringenti: e già ci sono i primi soggetti che non rispettano le regole. Accade a Enna: tutti denunciati.


A Enna non segnalano rientro da zone rosse per Coronavirus: e così per questi soggetti scatta la denuncia.

Il divieto di segnalazione per chi rientra o per chi non ottempera alle norme sulla quarantena da oggi non sarà più tollerato.

A maggior ragione dopo l’approvazione del Decreto “Io Resto a casa” in vigore da oggi, che prevede sanzioni anche penali.

Scopriamo cosa è accaduto intanto nella città siciliana.

Enna, non segnalano rientro da zone rosse per Coronavirus: scatta la denuncia

In pratica la polizia municipale di Enna ha denunciato all’autorità giudiziaria tre persone. Soggetti che, rientrate nel territorio comunale dalle zone a rischio, non hanno segnalato la loro presenza, non ottemperando a quanto previsto dal Dpcm e dall’ordinanza emessa dal presidente della Regione Siciliana.

Ora i soggetti rischiano grosso: infatti si prevede il divieto assoluto, che non ammette eccezioni, per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus.

Chi trasgredisce può essere accusato anche di reati gravi quale la messa a rischio della salute pubblica.

I Comuni adesso devono incrementare i controlli

In Sicilia, come nelle altre Regioni, adesso serve una stretta.

Sono stati già  richiesti alle società di trasporto gli elenchi di tutti coloro che hanno fatto rientro nel territorio comunale dalle zone a rischio dal 24 febbraio.

In seguito si dovrà procedere ai controlli incrociati e alla successiva denuncia all’autorità giudiziaria per chi si fosse sottratto all’obbligo di autodenuncia e di quarantena.

Infine, secondo l’ordinanza del presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, i comuni dovranno fare la propria parte.

In particolare è consigliabile per i Comuni Siciliani, per ottemperare immediatamente a questa comunicazione, che si dotino immediatamente di moduli web adatti a gestire la situazione di emergenza.

Così da poter gestire questa situazione critica senza dover necessariamente venire in contatto fisico con i dipendenti comunali e per garantire l’isolamento domiciliare ai soggetti sospetti di contagio da COVID-19.

Maggiori informazioni sono disponibili a questo link.

 

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it