Il presidente di Rete Imprese Italia Vaccarino: “Deve essere efficacemente utilizzata la leva fiscale per ridurre il consumo di suolo, di risorse e l’inquinamento, liberando in questo modo risorse che possono essere utilizzate a sostegno della green economy”.
“La sostenibilità energetica rappresenta un motore di sviluppo fondamentale per il tessuto economico delle piccole imprese e per l’economia dell’intero paese”. Lo ha detto Daniele Vaccarino, Presidente di Rete Imprese Italia, intervenendo alla conferenza degli Stati generali sui cambiamenti climatici in corso a Roma.
Per Vaccarino “le politiche attuate negli anni scorsi sono state caratterizzate da luci ed ombre: da una parte hanno costituito una barriera contro la recessione, generando, nel 2012, 13 miliardi di interventi, e quasi 140mila posti di lavoro per la realizzazione degli impianti, e 53mila per l’esercizio e la manutenzione, da un’altra non hanno saputo valorizzare adeguatamente la filiera della produzione”.
Per Vaccarino “deve essere efficacemente utilizzata la leva fiscale per ridurre il consumo di suolo, di risorse e l’inquinamento, liberando in questo modo risorse che possono essere utilizzate a sostegno della green economy. Accanto a ciò, va nuovamente messa in campo, con decisione, una politica di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, intesa come leva per promuovere attività diffusa e distribuita, in favore delle PMI e non di concentrazioni speculative”.
Infine, per Vaccarino, va confermata la centralità dell’efficienza energetica, sostenendo ed ampliando l’Ecobonus che, in particolare nell’edilizia, ha dato ottimi risultati. “E’ il momento di allargare i confini – ha sottolineato il Presidente di Rete Imprese Italia – aggiungendo all’Ecobonus per singole unità abitative, un Ecobonus a grande taglia, tarato sulla riqualificazione urbana, per consentire il risanamento, su vasta scala, di intere aree delle città e dei territori”.