Un recente report di Legambiente evidenzia una vera e propria emergenza smog in Italia: ecco quali sono le città più inquinate.
L’inquinamento continua a funestare il nostro Paese, con veri e propri picchi di smog in alcune città italiane.
L’inquinamento dell’aria e l’esposizione alle polveri sottili hanno portato ad un aumento delle malattie cardiovascolari e respiratorie e ad un incremento di casi di ictus, ipertensione, scompenso cardiaco e infarti.
Secondo l’OMS, un quarto dei decessi per ictus e malattie cardiache è dovuto anche all’inquinamento.
Legambiente ha stilato recentemente un report sull’inquinamento in Italia, indicando le città coi dati peggiori.
Vediamolo insieme.
Emergenza smog: i dati del report di Legambiente
Legambiente ha stilato il report “Mal Aria di Città. Cambio di passo cercasi”, misurando i dati dell’inquinamento dell’aria, nelle varie città italiane.
Dallo studio emerge che 29 città su 95 hanno superato i limiti giornalieri di polveri sottili PM10 (particelle di diametro aerodinamico inferiore o uguale ai 10 μm). In linea generale, i livelli sono stati considerati troppo alti e lontani dai limiti normativi previsti per il 2030.
Tra le città più inquinate troviamo
- Torino, con 98 giorni di sforamento;
- Milano, con 84 giorni di sforamento;
- Asti, con 79 giorni di sforamento.
Anche le città di Modena, Padova e Venezia hanno registrato livelli molto alti, più del doppio di quelli consentiti.
Per quanto riguarda il PM10, nessuna città ha superato il limite previsto dalla normativa vigente, ma si tratta comunque di livelli troppo alti, che gravano sulla salute dei cittadini, anche secondo le raccomandazioni dell’OMS.
Secondo i target europei, invece, sono solo 23 su 95 le città che non hanno superato la soglia massima, ovvero il 76% delle città italiane.
Come dichiarato da Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente:
“L’inquinamento atmosferico non è solo un problema ambientale, ma anche un problema sanitario di grande importanza. In Europa, è la prima causa di morte prematura dovuta a fattori ambientali e l’Italia registra un triste primato con più di 52.000 decessi annui da Pm2.5, pari a 1/5 di quelli rilevati in tutto il continente. È necessario agire con urgenza per salvaguardare la salute dei cittadini, introducendo politiche efficaci ed integrate che incidano sulle diverse fonti di smog, dalla mobilità al riscaldamento degli edifici, dall’industria all’agricoltura”.
Emergenza smog: le proposte del presidente di Legambiente
Ciafani ha anche parlato delle soluzioni da attuare, per ridurre le emissioni e l’inquinamento atmosferico:
“È necessario agire con urgenza per salvaguardare la salute dei cittadini, introducendo politiche efficaci e integrate, che incidano sulle diverse fonti di smog, dalla mobilità al riscaldamento degli edifici, dall’industria all’agricoltura. C’è la necessità di investimenti importanti sul trasporto pubblico, il ridisegno dello spazio cittadino con pedonalizzazioni e zone 30, politiche di promozione dell’uso delle due ruote in sicurezza, la diffusione delle reti di ricarica dei mezzi elettrici, facilitando la scelta di ridurre fortemente l’uso dell’auto privata”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it