Elezioni europee 2019, come si vota per il nuovo Parlamento Ue? Una guida.
Domenica 26 maggio 2019 gli italiani andranno a votare alle europee (qui i sondaggi) per eleggere i deputati che formeranno il Parlamento europeo per i prossimi cinque anni. Il sistema di votazione cambia da paese a paese, ecco una tutto quello che c’è da sapere su come si vota.
ELEZIONI EUROPEE, IL SISTEMA ELETTORALE
In Italia la legge elettorale che regola le europee è del 1979. Si tratta di un proporzionale puro al quale, nel 2009, è stata aggiunta una soglia di sbarramento del 4%.
ELEZIONI EUROPEE, COME SI VOTA
Per votare è necessario mettere un segno (X) sul simbolo del partito che si desidera votare. E’ possibile esprimere fino a tre voti di preferenza seguendo il principio dell’alternanza di genere: se si esprimono tre preferenze non si possono votare tre candidati dello stesso genere (tre maschi o tre femmine); se si esprimono due preferenze è necessario votare un uomo e una donna.
Il non rispetto della regola dell’alternanza di genere comporta l’annullamento dell’ultima preferenza espressa, ma non incide sulla validità del voto.
Inoltre, questo sistema di voto non prevede il voto disgiunto, non è quindi possibili esprimere la preferenza per i candidati di un partito e mettere il voto sul simbolo di una lista differente.
ELEZIONI EUROPEE, QUANTI DEPUTATI ELEGGE L’ITALIA
Il numero dei parlamentari di uno stato membro è calcolato in base alla sua popolazione: l’Italia, dopo il ricalcolo a seguito della Brexit, eleggerà 76 deputati, cioè tre in più rispetto alle scorse tornate elettorali.
L’Italia è divisa in cinque circoscrizioni: Italia nord-occidentale (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia); Italia nord-orientale (Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna); Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio); Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria); Italia insulare (Sicilia, Sardegna).