Nelle elezioni regionali 2024 in Emilia-Romagna e Umbria, il centrosinistra ha ottenuto una doppia vittoria: battuti i candidati della maggioranza, ecco tutti i dati.
In entrambe le regioni, tuttavia, l’affluenza è stata significativamente bassa: in Emilia-Romagna solo il 46,42% degli elettori si è recato alle urne, mentre in Umbria il dato si è attestato al 52,30%. Queste cifre sono nettamente inferiori rispetto alle precedenti elezioni regionali, in cui si era votato in una singola giornata, favorendo una maggiore partecipazione.
Elezioni Emilia Romagna e Umbria 2024: vince il centrosinistra
In Emilia-Romagna, Michele De Pascale, candidato del centrosinistra, ha trionfato con oltre il 56% delle preferenze, superando di gran lunga Elena Ugolini, la rappresentante del centrodestra, ferma al 40%. In Umbria, Stefania Proietti, sindaca di Assisi e candidata per il centrosinistra, ha prevalso con il 51% dei voti contro la governatrice uscente Donatella Tesei, che ha raccolto poco più del 45%.
Rappresentanza e composizione del Consiglio Regionale in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna, il Partito Democratico (PD) rafforza la sua presenza in consiglio, con 27 consiglieri regionali. Tra i rappresentanti eletti a Bologna figurano nomi come Isabella Conti e Irene Priolo. Le città di Modena e Reggio Emilia saranno rappresentate da figure di spicco come Giancarlo Muzzarelli e Ludovica Ferrari, mentre Parma avrà Andrea Massari tra i suoi consiglieri. Completano la rappresentanza i consiglieri eletti nelle province di Forlì-Cesena, Piacenza, Ferrara, Ravenna e Rimini. In aggiunta, tre seggi saranno occupati da membri di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), mentre la lista civica di De Pascale avrà due rappresentanti. Il Movimento Cinque Stelle avrà un solo seggio, mentre la lista riformista, che comprendeva +Europa, Socialisti e Azione, non ha conquistato alcun seggio.
La crescita di Fratelli d’Italia e la diminuzione di influenza della Lega
Nel campo del centrodestra, Fratelli d’Italia (FdI) di Giorgia Meloni ha ottenuto un risultato notevole, raggiungendo il 23% dei voti e conquistando 11 seggi, superando così la Lega come principale partito di opposizione. Il Carroccio sarà rappresentato da due consiglieri, incluso l’ex capogruppo Matteo Rancan. Anche Forza Italia (FI) ha guadagnato due seggi, confermando Valentina Castaldini e l’ex sindaco di Parma Pietro Vignali. Infine, la lista di Elena Ugolini vedrà l’ingresso in Assemblea della candidata presidente, accompagnata da Marco Mastacchi, che ha raccolto oltre 2.000 preferenze.
La nuova assemblea legislativa in Umbria
In Umbria, il centrosinistra ha consolidato la sua presenza con 12 seggi, confermandosi come la coalizione dominante in Assemblea legislativa. Il Partito Democratico (PD), che ha conquistato il 30,3% dei voti, porterà in consiglio nove rappresentanti, tra cui si distinguono nomi come Simona Meloni, storica figura locale del partito, e Tommaso Bori, leader dell’opposizione negli ultimi anni e volto di riferimento per la nuova legislatura.
Completano la rappresentanza del centrosinistra il Movimento Cinque Stelle (M5S), che ha ottenuto un seggio e conferma l’interesse per una collaborazione all’interno della coalizione, e la lista civica Umbria Domani e Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), anch’esse con un seggio ciascuna.
Nel campo del centrodestra, che ha raccolto sette seggi, Fratelli d’Italia (FdI) emerge come la forza trainante, conquistando tre seggi in consiglio, una crescita che riflette il consolidamento del partito anche a livello nazionale. Tra i rappresentanti di FdI, spiccano Franco Zaffini e Emanuele Fiorini, già consigliere in precedenti amministrazioni. Forza Italia (FI) avrà due seggi, tra cui uno per Laura Pernazza, ex sindaca di Amelia e figura di rilievo nel partito. La Lega, pur avendo registrato un calo rispetto alle scorse elezioni, mantiene un seggio che sarà probabilmente assegnato a un esponente di peso come Stefano Pastorelli. Infine, la presidente uscente Donatella Tesei, rappresentante del centrodestra, continuerà a sedere in Assemblea.
Un nuovo scenario politico
Questi risultati segnano un cambio di passo per entrambe le regioni, con un’affermazione significativa del centrosinistra e un netto ridimensionamento della Lega in Emilia-Romagna, dove Fratelli d’Italia si è imposto come principale forza dell’opposizione. Al contempo, la bassa affluenza riflette una partecipazione ridotta, che potrebbe essere attribuita alla disillusione elettorale diffusa nella popolazione.