elezioni-comunali-2018-altamura-presidente-fuori-seggio-con-schedaPolemiche durante queste Elezioni Comunali del 2018: ad Altamura presidente fuori dal seggio con una scheda elettorale in mano. E scoppia il caso.


Il presidente della sezione 29 dell’Istituto Garibaldi di Altamura, in provincia di Bari, è stato segnalato alla Prefettura di Bari perchè avrebbe portato fuori dal seggio una scheda elettorale. Protagonista dell’episodio, denunciato dal deputato della Lega, Rossano Sasso, il presidente di una sezione di Altamura.

 

Secondo la denuncia il presidente del seggio sarebbe uscito per strada, poi sarebbe rientrato al seggio dove avrebbe imbucato una scheda elettorale nell’urna.

 

Durante la protesta che ne è nata sono intervenuti i carabinieri. Il tutto è stato girato in un video che sta facendo il giro dei social.

 

https://www.facebook.com/giorgio.fiore1/videos/10214390545255294/

 

 

L’uomo si è giustificato dicendo di aver compiuto il gesto per permettere ad una persona con disabilità di esprimere il proprio voto. Sono seguiti momenti di tensione tra il presidente e alcuni cittadini che hanno reso necessario l’intervento dei Carabinieri.

 

“Quanto accaduto presso la sezione 29 di Altamura, grazie ad un video girato da un rappresentante della coalizione che sostiene Laterza Sindaco è incredibile, in questo momento – dice Sasso – sono sul posto insieme ai dirigenti locali della Lega per appurare i fatti, che se dovessero essere confermati rappresenterebbero una ferita alla democrazia. 

 


“Questo episodio –
prosegue – è molto grave e ha generato allarme sociale, non è possibile poi che l’ autore di questa condotta sia ancora sul posto a fare il presidente di seggio. Ho già chiesto alla Prefettura di rimuovere il suddetto presidente”“

 

Sempre ieri sono stati denunciati brogli elettorali anche in  Campania.  Otto persone sono state identificate e denunciate dai carabinieri a Qualiano, cittadina in provincia di Napoli, per aver venduto il proprio per la somma di 30 euro oppure per un buono da 3 colazioni del valore di 10 euro. I militari ipotizzano il reato di associazione a delinquere finalizzata a promettere denaro o utilità varie per conseguire vantaggi elettorali.