Con l’approssimarsi delle prossime elezioni amministrative, che vedranno coinvolti diversi Comuni capoluogo, si prospettano alcune problematiche che rischiano di avere ricadute sui Consigli delle Citta’ metropolitane. E’ quanto, nella sostanza, il Presidente ANCI Piero Fassino segnala in una lettera fatta pervenire al Ministro per gli Affari Regionali Enrico Costa. Dopo aver ricordato che nel caso di rinnovo del consiglio del comune capoluogo, le norme vigenti prevedono che si proceda a nuove elezioni del Consiglio Metropolitano entro sessanta giorni dalla proclamazione del sindaco del comune capoluogo, Fassino segnala anche che le stesse norme stabiliscono che la cessazione dalla carica comunale comporti la decadenza da Consigliere metropolitano.
Per evitare che si determini un vulnus amministrativo, con la mancanza di un organo collegiale deliberante che ha competenza su atti obbligatori per legge quali, ad esempio, l’approvazione del bilancio, Fassino ricorda che il testo unico degli enti locali prevede, in caso di rinnovo dei consigli comunali, un periodo di prorogatio sino all’elezione dei nuovi organi. Pertanto, ad avviso di ANCI, tale disposizione potrebbe trovare applicazione anche per il Consiglio metropolitano, dovendosi garantire la continuità dell’organo nell’espletamento degli atti di ordinaria amministrazione ed obbligatori per legge.
Altra questione che, secondo ANCI, necessita di chiarimenti e’ quella dei termini previsti per le elezioni dei Consigli metropolitani, che devono necessariamente svolgersi dopo il rinnovo del consiglio del Comune capoluogo. La norma, modificata dal mille proroghe, – rileva Fassino – non specifica infatti se il termine previsto dei sessanta giorni dalla proclamazione del Sindaco del Comune capoluogo riguardi l’indizione delle elezioni o lo svolgimento delle stesse, con il rischio, in quest’ultimo caso, che si debba andare al voto nel mese di agosto.