5 per milleIn rete sul sito dell’Agenzia delle Entrate gli elenchi degli ammessi e degli esclusi al beneficio del 5 per mille per l’anno finanziario 2013.

 

Enti di volontariato, ricerca sanitaria, scientifica e dell’università, Comuni di residenza e associazioni sportive dilettantistiche possono consultare le liste per verificare se sono tra i destinatari del contributo oppure no. Altre informazioni disponibili sono l’ammontare della somma che riceveranno e quanti contribuenti li hanno scelti, nel 2013, quali destinatari della loro quota di 5 per mille dell’Irpef.

 

In particolare, sono pubblicate le liste degli ammessi e degli esclusi per quanto riguarda le Onlus e gli enti del volontariato, gli enti della ricerca scientifica e le associazioni sportive dilettantistiche; invece, per il settore della ricerca sanitaria e per i Comuni di residenza, è presente solo l’elenco degli ammessi.

 

Due le opportunità di lettura dei dati: ordine alfabetico per denominazione o decrescente in base all’importo assegnato.

 

I contribuenti italiani continuano a ritenere le Onlus e gli enti del volontariato i più meritevoli di questo tipo di sostegno. Le preferenze dirette a tali soggetti (oltre 11 milioni e 150mila tra espresse, con indicazione cioè dello specifico ente destinatario, e generiche), qualsiasi sia il settore sociale in cui operano, staccano di gran lunga quelle a favore degli altri beneficiari e così anche l’importo complessivo ad essi attribuibile. In definitiva, al volontariato, per il 2013, finiscono più di 264 milioni di euro.

 

A raccogliere il maggior numero di consensi le associazioni che operano nel settore della sanità in zone e situazioni svantaggiate. Non è difficile intuire chi sono i capofila dell’elenco: Emergency, scelta da 424.006 contribuenti (per un importo complessivo di quasi 12 milioni di euro, compreso l’importo proporzionale attribuito per le scelte generiche); segue Medici senza frontiere, con 247.607 preferenze (quasi 8 milioni di euro), terzo posto per l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, che ha ricevuto 294.851 firme (quasi 7 milioni di euro).

 

Lasciando il gruppo leader del 5 per mille, seguono, per preferenze (quasi 2,5 milioni di scelte per ciascun settore), la ricerca scientifica e dell’università e la ricerca sanitaria, a cui gli Italiani destinano, rispettivamente, più di 54,5 milioni e di 50,1 milioni di euro. In testa agli elenchi, in entrambi i casi, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro.

 

Ai Comuni di residenza, dall’Irpef, su indicazione dei loro abitanti, 12,5 milioni di euro. Gli importi sono riservati alle attività sociali.

 

Sono i romani i più “generosi” nei confronti della loro amministrazione (10.444 le scelte); seguono Milano (6.869 preferenze) e Torino (5.188 firme).

 

La prima città a rappresentare il Sud è Napoli; il capoluogo partenopeo occupa l’ottavo posto in graduatoria, scelto da 2.433 cittadini, che fanno confluire nelle casse dell’amministrazione locale poco meno di 67mila euro.

 

Buono il risultato anche per le associazioni dilettantistiche sportive riconosciute dal Coni: portano a casa, in base alle scelte espresse e generiche, più di 8 milioni di euro.

 

Il primo posto, con riferimento all’importo assegnato, va alla Società sportiva Real sito San Leucio di Caserta, mentre il secondo e terzo sono occupati da centri siciliani: l’Associazione sportiva dilettantistica Liberi tutti e la Polisportiva Invicta Amagione, entrambe di Agrigento.