Siamo al rush finale della raccolta firme per la proposta di legge d’iniziativa popolare per l’introduzione della educazione alla cittadinanza nelle scuole di ogni ordine e grado.
I Comuni hanno avviato delle vere e proprie task force perché non vada persa neppure una firma, giacché ogni firma già autenticata va accompagnata dal certificato elettorale che va prodotto dal Comune di residenza del firmatario.
Insomma, in questa settimana il lavoro degli uffici comunali sarà fondamentale per non vanificare tutti gli sforzi messi in campo dalle diverse realtà confederative, istituzionali e associative.
A Roma, fino al 23 dicembre nel cuore della città, in Piazza Navona, l’Anci e il Comune di Roma hanno allestito uno stand per la raccolta firme, aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00, per raggiungere l’obiettivo delle 50mila firme.
Da Bologna sono pervenute al momento ben 1.400 firme e ieri la vicesindaco Marilena Pillati è stata nella sede di QN-il Resto del Carlino per la raccolta firme che oggi si sposterà nella sede bolognese di Tim, altro sostenitore dell’ iniziativa. L’ obiettivo del Comune è arrivare a duemila adesioni.
Mentre spostandosi più a nord e precisamente a Salzano in provincia di Venezia le firme raggiungono quota 1.538. Un risultato significativo perché rappresenta il 14% degli elettori del Comune e conseguito attraverso un’azione partita con un gazebo in piazza a metà settembre e proseguita con un capillare coinvolgimento dei cittadini in occasione delle manifestazioni pubbliche, incontri, riunioni associative.L’entusiasmo e la partecipazione che si sono registrati in questi giorni hanno trovato un esemplare capofila nel Comune di Bergamo che domenica 16 dicembre ha fatto il botto raccogliendo oltre 500 firme in una sola giornata grazie ai molteplici eventi ludici e sportivi sul territorio.
Secondo i dati parziali raccolti dal Giornale di Brescia, che ha promosso la campagna #Hofirmatoanchio, al 14 dicembre scorso, nel bresciano era già ampiamente superata quota 10mila firme, che andranno ad aggiungersi a quelle raccolte su scala nazionale e nuovi banchetti, infatti, saranno disseminati in questi giorni in tutta la provincia con l’obiettivo di raggiungere le cinquantamila firme necessarie per introdurre l’educazione alla cittadinanza a scuola e far crescere nelle nuove generazioni il senso di appartenenza alla comunità, che è la base del vivere civile e solidale.
Il tour dei banchetti, nei giorni scorsi, ha fatto tappa anche all’Ospedale Civile di Brescia dove, tra le molte le persone che hanno deciso di aderire, oltre al direttore dell’ospedale Ezio Belleri, si sono fermati a firmare anche il questore Vincenzo Ciarambino, il prefetto Annunziato Vardè e il vescovo Pierantonio Tremolada.
“L’educazione civica è molto importante – ha detto il Vescovo – quando eravamo ragazzi c’era. È giusto riprenderla e aiutare a capire quanto è importante la convivenza civile”. E’ arrivato anche il sostegno dell’artista Picone alla legge sull’educazione alla cittadinanza: “Dietro a ogni articolo ci sono i principi, l’antifascismo, il ripudio della guerra, l’accoglienza anche se non si è italiani. Ci abbiamo messo la faccia quando si è trattato di difendere la Costituzione e anche questa volta ce la metto con convinzione”.
Tra i personaggi del mondo dello spettacolo, si segnala anche l’adesione del conduttore televisivo Carlo Conti che, a Firenze, ha sottoscritto la proposta di legge Anci lanciando un appello a proseguire nella raccolta firme.
Il 13 dicembre la vice sindaca di Firenze e presidente della Commissione istruzione di Anci Cristina Giachi a Uno Mattina ha illustrato la proposta Anci.