I DURC emessi prima di luglio 2015, entrata in vigore della procedura online, sono validi fino a scadenza. Infatti, i DURC ottenuti prima dell’entrata in vigore della procedura online, fissata al 1° luglio, si potranno utilizzare nei casi e per i periodi di validità previsti dalla vecchia disciplina.
Lo ha precisato una circolare, la n.19/2015, del Ministero del Lavoro, spiegando però che, in fase di avvio del nuovo sistema, non sarà possibile fare verifiche online a imprese, lavoratori autonomi, banche e consulenti
Un’altra precisazione del Ministero riguarda la quantificazione precisa dello scostamento non grave, sotto il quale viene comunque attestata la regolarità contributiva: tale discrepanza è pari a150 euro di differenza fra le somme dovute e quelle versate con riferimento a ciascuna gestione. Un altro chiarimento riguarda l’esclusione «in una prima fase di applicazione della nuova disciplina» (fino al 31 dicembre 2016) di banche, intermediari finanziari e soggetti delegati da aziende e lavoratori autonomi, tranne quelli individuate ai sensi della legge 12/1979 e abilitate per legge allo svolgimento di adempienti di lavoro e di previdenza. Tutto questo perchè serviranno deleghe ad hoc. E ancora: se la verifica in tempo reale non è possibile per mancanza di dati negli archivi pubblici, si potranno continuare ad usare la vecchia procedura, nel rispetto delle regole di cui al DM 30 gennaio 2015. A seguire: nel caso di DURC irregolare per posizioni a debito, se ricorrono i presupposti di legge allora intervengono le stazioni appaltanti pubbliche.
Ricordiamo brevemente che la normativa sul nuovo DURC online è contenuta nell‘articolo 4 del Dl 34/2014 e regolamentata poi dal decreto ministeriale del 30 gennaio 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso primo giugno.
In estrema sintesi: dal prossimo luglio il rilascio e la consultazione del DURC sono esclusivamente telematici; la verifica della regolarità contributiva riguarda come di consueto la posizione nei confronti di INPS, INAIL e casse edili; la validità resta di 120 giorni; il nuovo “disco verde” sostituisce tutte le tipologie di DURC precedenti, da quello ordinario (partecipazione appalti) e quello interno (agevolazioni contributive).
La procedura di rilascio ha esito immediato: l’impresa non in regola riceve un avviso a regolarizzare la posizione entro 15 giorni. Sul DURC online ci sono anche critiche, ad esempio da parte dei Consulenti del Lavoro che lamentano errori nella gestione del sistema da parte dell’INPS, con impatto negatuvo sulel procedure di rilascio del DURC alle imprese.