proroga-stato-emergenza-covid-19“Deve rilevarsi la indiscutibile illegittimità del DPCM del 9.3.2020, invocato dal verbale opposto, ove prevede che “1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 le misure di cui all’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 sono estese all’intero territorio nazionale”.


I DPCM di Conte sono illegittimi? A stabilirlo è il Giudice di Pace di Frosinone con sentenza n.516 del 29 luglio 2020 con la quale accoglie il ricorso di un cittadino ed annulla un verbale elevato dalla Polizia Stradale di Frosinone in data 11 aprile 2020.

Il suddetto cittadino era stato multato per aver violato il divieto di spostamento durante il lockdown. Il suo spostamento non era motivato da esigenze urgenti o lavorative.

Ma il giudice di pace accoglie il suo ricorso e la sua sentenza crea un importante spartiacque normativo perchè entra nel merito della legittimità dei DPCM.

I DPCM di Conte sono illegittimi? La Sentenza del guidice di pace

Deve rilevarsi la indiscutibile illegittimità del DPCM del 9.3.2020, invocato dal verbale opposto“. Tuonano le parole utilizzate dal giudice al punto b) della sentenza e prosegue “Pertanto, neppure una legge potrebbe prevedere nel nostro ordinamento l’obbligo della permanenza domiciliare, direttamente irrogato a tutti i cittadini dal legislatore, anziché dall’autorità giudiziaria con atto motivato, senza violare il ricordato art. 13 Cost. Peraltro, nella fattispecie, poiché trattasi di DPCM, cioè di un atto amministrativo, questo Giudice non deve rimettere la questione di legittimità costituzionale alla Corte costituzionale, ma deve procedere al disapplicazione dell’atto amministrativo illegittimo per violazione di legge.

 

In allegato il testo completo della sentenza.

 

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Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it