Una notizia per un divieto che, di certo, in ottica Pasqua e Pasquetta, dispiacerà a molti: alcune norme anti inquinamento infatti prevedono sanzioni e multe per chi accende un barbecue. Ecco dove può accadere e in quali situazioni.
Si tratta, nello specifico di alcune leggi regionali o locali che prevedono la comminazione di multe e sanzioni per chi non rispetta la normativa anti inquinamento.
Sembra un paradosso ma invece è realtà: accendere un barbecue per queste festività pasquali, in alcune zone del nostro paese, può costare caro.
Scopriamone di più.
Divieto di barbecue: multe per violazioni norme anti inquinamento
Si tratta di normative che, in modo particolare, riguardano alcune zone del Centro Nord: leggi che combinano tutta una serie di misure volte a contrastare la diffusione dello smog, come il divieto di circolazione per i mezzi inquinanti, per i fuochi d’artificio e, udite udite, anche per l’accensione dei barbecue.
L’area geografica più interessata è quella della Pianura Padana poiché caratterizzata da alta densità abitativa e da ampia diffusione degli insediamenti produttivi, che determinano una forte mobilità interna con conseguenti frequenti episodi di superamento dei limiti di qualità dell’aria fissati dalla UE. Le normative dipendono direttamente dalle decisioni del bacino padano con il Ministero della Transizione ecologica.
Ma come entrano in questo ragionamento i barbecue? Questi, come l’accensione di residui vegetali nei campi o, come anticipato, i fuochi d’artificio, rientrerebbero nel perimetro indicato per i fenomeni di combustione.
Nel divieto di combustioni all’aperto rientrano dunque anche le grigliate.
E la multa per i trasgressori si aggira su somme che, in base alla gravità del fatto, partono dai 200 euro.
Ovviamente le regole variano da zona a zona: ad esempio in Lombardia questo divieto è perdurato dal 1° ottobre fino allo scorso marzo, quindi in linea teorica qui è permesso accendere i fuochi.
Mentre invece ad esempio in Emilia-Romagna e, in modo particolare nella città di Bologna, il divieto è valido anche nelle domeniche ecologiche e fino al 30 aprile 2023.
Cosa vuol dire questo? Che possono esistete anche regolamenti locali che impongno questo tipo di divieto, a prescindere dalla normativa regionale.
L’invito è dunque quello di informarsi bene nel proprio Comune di residenza prima di accendere il barbecue per cucinarvi la grigliata di primavera, perché potrebbe non essere permesso.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it