divieto-abitazione-fuochi-sant-agata-cataniaSta facendo parecchio discutere l’ordinanza del Sindaco del Comune di Catania, Salvo Pogliese, sul veto all’abitazione temporanea in alcune zone durante la festa di Sant’Agata.


Divieto di abitazione durante i fuochi di Sant’Agata a Catania: è polemica.

Il provvedimento porta la data del 28 gennaio, ma ha tenuto banco negli ultimi giorni con la ripresa cronachistica da parte di alcune testate locali.

E adesso sta facendo discutere anche fuori dai confini regionali, vista la peculiarità dell’intervento comunale.

Divieto di abitazione durante i fuochi di Sant’Agata a Catania

Il documento ha sollevato un turbinio di polemiche da parte dei residenti, dei sindacati, di ex sindaci ed ex assessori.

Infatti, la determina del 28 gennaio 2020 ha come oggetto il “Divieto temporaneo di abitazione e frequentazione degli immobili ricadenti nelle aree di sicurezza dei luoghi di sparo dei fuochi d’artificio in occasione dei festeggiamenti di S. Agata 2020″.

Il divieto temporaneo di abitazione e frequentazione degli immobili riguarda zone quali Villa Pacini, Piazza Carlo Alberto, Piazza Palestro e  Piazza Cavour, che sono tutti teatro di spettacoli pirotecnici nei giorni a cavallo tra il 3 e il 12 Febbraio, ben oltre la fine della festività.

Suscita parecchi dubbi anche la volontà di elargire multe a chi non rispetta i divieti: secondo la determina chiunque trasgredisce è soggetto al pagamento di una somma da € 25,00 a € 500,00, a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria e con le modalità stabilite dalla Legge 24.11.1981, n. 689.

Molto clamore è stato sollevato dalla Pagina Facebook Lungomare Liberato, che ha dichiarato:

Se a capodanno il Comune di Catania fa giustamente l’ordinanza per vietare i botti (mai rispettata), per Sant’Agata invece fa quella per vietare ai cittadini di dormire nelle proprie abitazioni vicino a dove si terranno i botti della festa!

I cittadini saranno obblligati a stare in strada o dai parenti per molte ore anche in piena notte.

Ma perchè non si fa come un tempo? Dove al posto dei botti si svolgevano spettacoli teatrali (o anche altre esibizioni) durante il percorso della santa?

I botti creano immensi disagi ai cittadini, costano centinaia di migliaia di euro, inquinano la città, creano pericoli. Inoltre non fanno dormire di notte, fanno spaventare gli animali e ci privano anche delle nostre case!

Quest’anno, la festa costerà alle casse comunali 380 mila euro.