Quanto è difficile avviare un’impresa in Italia? Quali sono le Regioni dove gli aspiranti imprenditori incontrano i maggiori ostacoli per mettersi in proprio? A rivelarlo è la terza edizione dell’Indice di disagio imprenditoriale promosso da Fondazione Impresa.

Il report illustra le principali criticità legate all’avvio di nuove attività imprenditoriali nella penisola, evidenziando una notevole disparità tra il Nord e il Mezzogiorno, seppure con alcune eccezioni.

Ad avere la strada maggiormente in discesa sono le imprese del Trentino Alto Adige e della Valle d’Aosta, mentre in Sicilia e in Umbria il percorso che porta alla nascita di nuove attività è disseminato di ostacoli. Sette regioni, rispettivamente cinque del Sud e due del Centro, mostrano un indice di disagio definito medio-alto, mentre una situazione nella media caratterizza Puglia e Lombardia e una criticità bassa riguarda Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Veneto, Liguria e Piemonte, Abruzzo e Toscana.

Se la situazione in Umbria sembra essere notevolmente peggiorata dal 2013 a oggi, in Toscana e in Abruzzo le variazioni sono state positive con una diminuzione dell’indice di disagio. Al Nord, infine, il Piemonte ha ottenuto risultati positivi grazie alla forte spinta innovativa delle imprese locali, mentre le difficoltà nell’accesso al credito e l’incremento dei fallimenti hanno compromesso le buone performance di Emilia Romagna e Lombardia.

 

FONTE: PMI (www.pmi.it)

AUTORE: Teresa Barone

 

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