Il diritto di voto assistito è riservato agli elettori fisicamente impediti che vogliono esercitare il loro voto. Vediamo cos’è nello specifico e chi ne usufruisce.
Si avvicinano le elezioni comunali per molte città, ma rimane aperta la questione sul diritto di voto assistito.
Vediamo di cosa si tratta, chi ne usufruisce e come richiederlo.
Diritto voto assistito: cos’è
Il diritto di voto assistito è la possibilità di esercitare il proprio voto con l’assistenza di un altro elettore, appartenente alla propria famiglia oppure, in mancanza, scelto come accompagnatore.
L’accompagnatore designato può essere iscritto alle liste elettorali di un qualsiasi Comune italiano, come stabilito dalla Legge n.17 del 5 febbraio 2003.
In precedenza della suddetta legge, l’accompagnatore doveva essere obbligatoriamente iscritto alla stessa lista elettorale dell’assistito.
Diritto di voto assistito: chi ne usufruisce
Si può usufruire del voto assistito se si è:
- Ciechi;
- Amputati delle mani;
- Affetti da paralisi;
- Con gravi impedimenti.
Non possono usufruire del voto assistito gli elettori con handicap solo mentali, neanche se l’accompagnatore è un familiare e neanche i soggetti con sindrome di Down.
Le persone con sindrome di Down, così come tutti i soggetti con disabilità intellettive, acquisiscono gli stessi diritti e doveri degli altri cittadini, al raggiungimento della maggiore età. La legge a cui si fa riferimento è inserita nell’art. 48, IV comma, della Carta Costituzionale, che precisa che il voto
“non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile oppure nei casi di indegnità morale indicati dalla legge”.
Come può essere richiesto il voto assistito e quale documentazione portare
Per poter usufruire del voto assistito, bisogna testimoniare di avere un impedimento che non permette la classica modalità di voto. L’impedimento deve essere dimostrato con la documentazione sanitaria, che viene rilasciata dall’ASL, in modo gratuito. La documentazione deve certificare l’impossibilità di esercitare il voto in modo autonomo.
Chi usufruisce di questo diritto può anche richiedere all’ufficio elettorale del proprio Comune di inserire l’annotazione permanente del diritto di voto assistito sulla propria tessera elettorale, senza dover portare la documentazione ogni volta al seggio.
La documentazione da portare per poter accedere al diritto di voto assistito è la seguente:
- Richiesta compilata e firmata;
- Documento d’identità in corso di validità;
- Tessera elettorale rilasciata dal Comune;
- Certificato medico che attesti l’impossibilità di esprimere il diritto di voto autonomamente.
Per quanto riguarda gli elettori non vedenti, è sufficiente esibire il libretto nominativo rilasciato dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS).
Per poter fare la domanda per la richiesta di voto assistito, occorre consultare l’ufficio elettorale del Comune in cui si vota.
Diritto di voto assistito: ecco tutte le informazioni utili
L’accompagnatore può prestare assistenza ad un solo invalido e, sulla sua tessera elettorale, sarà presente la dicitura “Accompagnatore”, insieme alla data e alla sigla del Presidente del Seggio in cui è stata svolta la procedura di voto.
Il Presidente di Seggio deve anche accertarsi che l’accompagnatore sia stato scelto dall’assistito, il quale ne deve conoscere nome e cognome.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it