diritto-oblioIl web è ormai diventata la principale fonte d’informazione e, per questo, il garante della Privacy ha approvato il diritto all’oblio. Infatti, spesso su Internet vengono conservate notizie ormai obsolete, contenuti lesivi e informazioni che potrebbero essere rimanere archiviate per sempre e che possono causare dei danni d’immagine, sia per le persone fisiche, sia per le imprese.

Sebbene oggi sia possibile togliere i link dal web per tutelare la propria reputazione online, il diritto all’oblio non sempre può essere esercitato. Infatti, l’applicazione di questa norma può non essere così semplice ed essere soggetta a un’interpretazione soggettiva.

Cos’è il diritto all’oblio

Nonostante oggi si parla tanto di diritto all’oblio, questa norma era già presente negli anni ’60 e, ai quei tempi, era ovviamente valida per le notizie diffuse tramite la carta stampata. Il diritto all’oblio nel mondo digitale fa parte delle leggi che tutelano la privacy e la persona, come stabilito dalla sentenza della Corte Europea del 26 giugno 2018, ma viene contrapposto al prevalente diritto di cronaca.

Questo vuol dire che, sebbene l’art.17 del GDPR – Regolamento 2016/679 preveda la possibilità di richiedere la cancellazione dei propri dati personali resi pubblici, compresi link e foto, questo diritto non può essere applicato nel caso in cui un soggetto sia interessato in fatti di cronaca, per non ledere il diritto all’informazione, o si tratti di un personaggio famoso.

Uno dei momenti più salienti nell’applicazione del diritto all’oblio risale al 2014, quando una sentenza stabilì che Google Spain doveva provvedere alla deindicizzazione di alcuni contenuti se non più utili per l’interesse pubblico. (fonte: https://www.tuteladigitale.it/guide/il-diritto-alloblio-cose-e-come-esercitarlo/)

É possibile richiedere la cancellazione da Google?

Appare chiaro, quindi, chiedersi come fare per far si che le  informazioni relative alla propria persona possano essere rimosse da Google, il motore di ricerca più utilizzato.

Google, proprio in seguito a questa vicenda giudiziaria e ad altre portate avanti dagli utenti, ha dato la possibilità di richiedere la rimozione dei link tramite un form online. Tuttavia, la procedura non è affatto semplice e non sembra andare quasi mai a buon fine.

Infatti, compilare il form per richiedere la cancellazione delle informazioni dal motore di ricerca richiede specifiche competenze, inoltre la domanda deve essere accettata da Google che si riserva di conservare comunque alcune tipologie d’informazioni, quali quelle relative alle frodi condanne penali o cattiva condotta di personaggi pubblici.

Ecco perché, se si vuole togliere i link dal web ed essere sicuri che le notizie non appaiano più nei motori di ricerca, è necessario affidarsi ai professionisti giusti con una lunga esperienza in quest’ambito.

É possibile prendere altre strade, ma anche rivolgersi direttamente al web master di un sito potrebbe rivelarsi una procedura inutile perché è necessario trovare il contatto giusto e ripetere l’operazione per più siti.

Inoltre, non sempre il diritto all’oblio può essere applicato. L’alternativa di rivolgersi a un legale, invece, sebbene abbia maggiori probabilità di far valere il proprio diritto, richiede tempi lunghi e costi elevati.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it