Il Progetto lanciato la settimana scorsa da AIFA e Ministero Salute in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato ha ribadito il dovere etico di garantire ai migranti l’assistenza e l’accesso alle cure.
Riteniamo utile e importante l’obiettivo di sistematizzare le informazioni riguardanti i nuovi cittadini, in particolare per quanto riguarda salute, patologie e trattamenti ricevuti, di monitorare l’appropriatezza delle prescrizioni e l’ efficacia delle terapie.
Federconsumatori ritiene doveroso e lodevole l’impegno di AIFA e Ministero per la popolazione migrante. Quest’ultimo rischia, però, di risultare poco credibile alla luce della disattenzione e della miopia che il Ministero ha mostrato, in altre occasioni, nei confronti dei cittadini.
Il diritto inalienabile alla salute e all’accesso ai farmaci non risulta, infatti, tutelato e garantito dal Ministero. Sono molti i pazienti che, a fronte della “cessata produzione” e successivamente della “cessata commercializzazione” del farmaco salvavita Vercite (necessario per la cura di patologie onco-ematologiche), senza preavviso e senza giustificazione si trovano a costretti a fare ricorso a farmaci salvavita costosissimi e spesso a rinunciare alle cure.
In questo caso il Ministero non è stato in grado di garantire la continuità delle cure a fronte di malattie che, se non curate, possono divenire mortali.
Per questo Federconsumatori chiede coerenza, affinché il Ministero rispetti i nuovi impegni presi e dia risposte tempestive a situazioni di vera e propria emergenza che denunciamo da mesi.