Direttiva UE case green 7 dicembreTra pochi giorni, il 7 dicembre, ci sarà il nuovo incontro per definire la direttiva UE sulle case green: ecco cosa sappiamo.


Mancano pochi giorni all’incontro tra Parlamento, Consiglio e Commissione europea, che stabilirà, in modo definitivo, il testo del provvedimento riguardante l’efficientamento energetico degli edifici, le cosiddette case green.

L’iter era iniziato lo scorso 14 marzo, con la proposta negoziale del Parlamento. La trattativa è andata avanti lentamente fino al 12 ottobre scorso. Nonostante le varie bozze, la versione ufficiale sarà nota il prossimo 7 dicembre.

Ecco cosa sappiamo.

Direttiva UE case green: l’incontro del 7 dicembre

L’intenzione dell’Unione Europea è quella di allentare i rigidi vincoli attualmente esistenti, che prevedono il raggiungimento della classe energetica E nel 2030 e D nel 2033, responsabilizzando maggiormente gli Stati membri.

Nelle ultime settimane, infatti, sono emerse modifiche all’art.9 della Epbd (Energy performance of buildings directive) che, nella versione originale, aveva indicato quegli obiettivi, con poco margine per i cambiamenti.

Si punta a superare questa misura e un ruolo centrale lo avranno i Paesi membri: ogni Stato dovrà preparare una road map per la riqualificazione del suo patrimonio immobiliare. Andrà delineata una riduzione progressiva dei consumi degli edifici fino al 2050, quando si dovrà tendere alle zero emissioni.

I Paesi membri dovranno specificare il numero di edifici e unità immobiliari, che andranno ristrutturati annualmente.

Quali sono le differenze tra la seconda e la prima versione?

Rispetto alla prima versione del testo, l’Europa cerca di definire la cornice all’interno della quale i Paesi membri saranno liberi di fissare le priorità.

La direttiva, prima del 2050, indica alcuni traguardi intermedi per misurare il lavoro di efficientamento: dal 2030 ogni cinque anni. I livelli di riduzione da raggiungere, poi, saranno definiti dall’ultimo incontro politico di dicembre.

Il miglioramento dell’efficienza energetica non dovrà interessare solo i nuovi edifici, ma anche quelli vecchi, visto che l’obiettivo è quello di assicurare che “almeno il 55% della riduzione del consumo di energia primaria sia raggiunto attraverso il rinnovo degli edifici più energivori”.

Direttiva UE case green 7 dicembreNella stessa direttiva, si spiega che gli edifici più energivori sono quelli che rientrano nel 43% di immobili con le performance più basse nel patrimonio nazionale.

Qual è la situazione attuale in Italia?

Secondo i dati Istat, in Italia ci sono 12 milioni di edifici residenziali e saranno considerati prioritari per la riqualificazione 5 milioni di edifici.
Con la vecchia direttiva, gli obiettivi di riqualificazione erano basati su un arco temporale molto breve (entro massimo il 2030), mentre, con la nuova direttiva, si dà più tempo agli Stati membri.

Per conoscere il calendario completo, però, bisognerà aspettare l’incontro del 7 dicembre.

Oltre all’efficientamento energetico, partiranno anche le operazioni di riqualificazione degli immobili colpiti da disastri naturali, come terremoti e inondazioni. In questo modo, le risorse spese per i piani straordinari d’intervento sul territorio potranno contribuire al raggiungimento degli obiettivi comunitari.

A vigilare sulla direttiva sarà la Commissione europea.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it