Deputati e senatori a 18 anni. Il Partito democratico ha presentato un emendamento sul tema in commissione Affari costituzionali alla proposta di legge per ridurre il numero degli eletti.
Deputati e senatori a 18 anni. L’abbassamento dell’età per essere eletti, armonizzando l’elettorato attivo e passivo per i due rami del Parlamento, prende piede nell’ambito della riflessione sulle riforme costituzionali, pur creando qualche ‘frizione’ tra maggioranza e opposizioni alla Camera.
Il Partito democratico ha presentato un emendamento sul tema in commissione Affari costituzionali alla proposta di legge per ridurre il numero degli eletti. La proposta pero’ non ha passato il vaglio dell’ammissibilità: non attinente alla materia in esame, e subito è scattata la protesta Dem.
I deputati Pd, membri della Affari costituzionali, hanno abbandonato le votazioni in segno di protesta. L’ex ministra Barbara Pollastrini osserva: “Non si capisce che posizione abbia la maggioranza sul tema. Temono un confronto pubblico sull’elettoratto attivo e passivo a 18 anni degli elettori”.
Ma il Movimento 5 stelle respinge le accuse e tende una mano. La relatrice del testo alla Camera Anna Macina spiega: “Il Pd sbaglia perché in realtà su quel tema noi siamo aperti a discutere e siamo anche disponibili.
Visto che al Senato è stato presentato un disegno di legge che va proprio in quella direzione, ne presenteremo uno anche qui alla Camera con la firma di tutti i gruppi. Non c’è nessuna preclusione al tema- sottolinea l’esponente M5s- Semplicemente riteniamo che non è correlato con la materia della riforma sulla riduzione del numero dei parlamentari”.
Attualmente l’articolo 56 della Costituzione prevede che sono eleggibili a deputati tutti gli elettori che hanno compiuto i venticinque anni di età.
L’articolo 58 stabilisce che sono eleggibili a senatori gli elettori che hanno compiuto il quarantesimo anno d’età.