Depositi bancari rappresentano un cumulo di denaro remunerato e, spesso e volentieri, rappresentano un vero e proprio salvadanaio per il risparmiatore. Come si può capire quale situazione è più adatta alla propria condizione economica?
Ai sensi dell’art. 1834 del Codice Civile, con il contratto di deposito la banca acquista la proprietà della somma ricevuta e si obbliga a restituirla nella stessa specie monetaria, alla scadenza del termine convenuto (deposito vincolato), o a richiesta del depositante (deposito libero), con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi.
È una forma di investimento catalogabile come investimento a basso rischio, attraverso il quale la banca emittente si impegna a corrispondere gli interessi accordati e maturati nel corso del tempo.
Ciò nonostante il depositante non può pretendere il pagamento di una somma superiore al “disponibile giornaliero”, reso noto al pubblico mediante avviso nei locali della banca. Questa clausola è diretta a garantire la liquidità bancaria, evitando che la filiale della banca presso cui il pagamento è effettuabile non abbia liquidità sufficiente a far fronte a richieste di prelievo immediato di importi rilevanti.
La banca si riserva, tuttavia, di consentire rimborsi anticipati alle condizioni dalla stessa stabilite e che consistono normalmente nella perdita parziale o totale degli interessi maturati.
Il già citato art. 1834 del Codice Civile, al comma 2, stabilisce che: “Salvo patto contrario, i versamenti e i prelevamenti si eseguono alla sede della banca presso la quale si è costituito il rapporto”.
Dall’analisi degli ultimi dati disponibili sulle attività finanziarie delle famiglie, raccolti nell’ultimo report dell’ABI – Associazione Bancaria Italiana, emerge che è stabile e in crescita la dinamica di biglietti, monete e depositi bancari (sia a vista sia a tempo), che ha segnato una variazione tendenziale positiva del 4,33%.
Tabella 1: Depositi ed obbligazioni da clientela delle banche in Italia
Per individuare il miglior deposito bancario 2017, i risparmiatori in primo luogo possono operare un confronto tra le offerte dei principali istituti di credito, scegliendo il conto deposito più adatto alle proprie esigenze, sulla base di un’analisi che riguardi tassi, scadenze e vincoli.
I rischi per i depositanti sono mitigati dall’obbligo per le banche italiane ad aderire al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Questo sistema garantisce ogni singolo depositante, per le disponibilità risultanti sul conto, sino a 100.000 euro (il limite massimo garantito è stato fissato dal Decreto Legislativo 24 marzo 2011, n.49 che ha modificato quello precedente di 103.291,38 euro, pari a 200 milioni di vecchie lire).