Il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti delinea i contributi ai comuni per gli interventi di demolizione delle opere abusive e indica l’elenco completo delle opere interessate.
Si ricorda che per procedere all’esecuzione di un provvedimento causato da un abuso edilizio è prevista una procedura ad hoc.
La verifica dell’illecito edilizio può comportare l’emissione di un provvedimento amministrativo, mediante il quale si richiede al proprietario dell’edificio o della proprietà abusiva di procedere con la rimozione o la demolizione dell’opera.
L’ordine può essere emesso:
- sia dal Tribunale Penale (come sanzione amministrativa complementare in caso di accertamento di un reato edilizio)
- sia da un ente della Pubblica Amministrazione (solitamente un Comune)
- o anche da entrambi gli enti.
Il nuovo decreto del MIT aiuterà dunque gli enti locali ad eseguire le procedure con un contributo specifico.
Decreto per la demolizione delle opere abusive: elenco opere interessate e contributi
Si tratta di un’iniziativa che rientra all’interno del perimetro del cosiddetto “Piano Demolizioni“: un supporto dedicato ai Comuni per avviare:
- in primo luogo il processo di demolizione di edifici e opere illegali
- e successivamente il ripristino e la riqualificazione delle aree urbane.
Il testo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, indica l’assegnazione delle risorse per gli Enti: si tratta di coperture economiche destinate al 50% dell’intervento di demolizione.
Le somme accettate per il contributo indicato sono assegnate per completare le risorse richieste per l’esecuzione delle attività di demolizione delle strutture illegali approvate mediante il decreto.
Gli oneri derivanti risultano pari complessivamente a 2.233.899,71 euro, e sono posti a carico delle risorse di cui all’art. 1, comma 26, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, iscritte sul capitolo 7446, piano gestionale 1:
- per un importo di 1.381.675,00 euro a valere sui residui di lettera f) provenienti dall’esercizio finanziario 2022
- e per un importo di 852.224,71 euro, a valere sullo stanziamento di competenza per l’anno 2023.
I documenti
Sono disponibili qui di seguito:
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it