Decreto SuperbonusÈ in fase di approvazione il Decreto Superbonus, ma per alcuni cittadini c’è il rischio di ricevere multe e di dover restituire le somme ricevute: ecco cosa sappiamo.


La Camera ha approvato il decreto Superbonus con 140 voti favorevoli, 92 contrari e 15 astenuti.
Il provvedimento ora passerà al Senato, dove è atteso per il prossimo 20 febbraio.

La misura ha ricevuto diverse critiche da parte dell’opposizione, non solo per il contenuto, ma anche perché non sono state recepite le richieste di prorogare l’agevolazione fiscale nei casi di “reale fragilità”. Come nelle situazioni di immobili danneggiati da catastrofi, alluvioni e incendi.

Ecco cosa sappiamo.

Decreto Superbonus: quali sono le misure in programma

Il decreto è stato approvato alla fine del 2023 dal Consiglio dei Ministri. Prevede il “salvataggio” dei lavori col 110% certificati entro il 31 dicembre.

L’agevolazione al 100% rimane solo per chi ha scelto lo sconto in fattura o la cessione del credito, sui lavori certificati entro dicembre 2023. Per tutti gli altri lavori, che partono dal primo gennaio, l’agevolazione passa al 70%.

È stato istituito un Fondo povertà, per i cittadini meno abbienti, che consente la conclusione dei cantieri al 110%, se i lavori hanno raggiunto uno stato di avanzamento non inferiore al 60% al 31 dicembre 2023. Per loro è previsto uno specifico contributo (riservato ai percettori di redditi inferiori ai 15’000 euro), in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024.

Decreto SuperbonusIl contributo sarà erogato dall’Agenzia delle Entrate, con criteri e modalità che saranno stabiliti da un decreto del Mef.

Sismabonus e Bonus barriere architettoniche

Esclusa la cessione del credito, nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione in zone sismiche, per i quali non è stato richiesto il titolo abilitativo alla data di entrata in vigore del decreto legge, per quanto riguarda il Sismabonus.

Saranno inserite anche verifiche più puntuali per limitare l’agevolazione soltanto agli edifici effettivamente danneggiati dagli eventi sismici.

Per quanto riguarda il Bonus barriere architettoniche, invece, si limiteranno gli interventi sottoposti all’agevolazione, chiarendo a quali si fa riferimento.
Sarà necessaria un’apposita asseverazione, per il rispetto dei requisiti, a garanzia che i lavori siano realizzati per abbattere le barriere architettoniche.

Da gennaio 2024, la cessione del credito è consentita solo per le parti comuni dei condomini con uso abitativo e alle persone fisiche con redditi inferiori ai 15mila euro. Il limite del reddito non si applica alle persone con disabilità.

Decreto Superbonus: una “falla” nel testo

Lo scudo dagli accertamenti fiscali, per chi non completerà i lavori avviati col Superbonus, non coprirà tutti i contribuenti.

Potranno beneficiarne solo coloro che hanno utilizzato lo sconto in fattura. Chi, invece, ha utilizzato il 110% tramite il canale “ordinario” della detrazione dalle proprie imposte, dovrà restituire i soldi ricevuti, nel caso in cui non terminasse i lavori di efficientamento energetico della propria abitazione e non riuscisse ad ottenere un miglioramento di almeno due classi.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it