decreto-salva-casa-2024L’ultimo Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge proposto dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, noto come “Salva Casa” per il 2024: ecco tutte le novità.


Questo provvedimento introduce una serie di misure volte a sanare abusi edilizi che, finora, non potevano essere regolarizzati secondo le norme vigenti del Testo Unico dell’Edilizia.

Al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, recante il testo unico delle
disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, sono state infatti apportate diverse modifiche, illustrate direttamente da chi ha voluto questa riforma, vale a dire il ministro Matteo Salvini.

Le principali novità del decreto salva casa 2024

Il decreto prevede l’introduzione di nuove disposizioni per facilitare la regolarizzazione di determinate opere edilizie. In particolare, Matteo Salvini ha sottolineato che il decreto consente l’inserimento delle vetrate panoramiche amovibili, tende e altre strutture di protezione dagli agenti atmosferici nel regime di edilizia libera. Questo significa che tali interventi potranno essere realizzati senza necessità di permessi specifici.

Inoltre, il decreto amplia le tolleranze costruttive ed esecutive e semplifica l’accertamento di conformità, eliminando la necessità della doppia conformità, che sarà richiesta solo nei casi più gravi. Le nuove tolleranze costruttive variano dal 2% al 5% a seconda della superficie dell’immobile, rendendo più flessibile la gestione degli abusi minori.

Distinzione tra tipi di abusi

Il Decreto “Salva Casa” chiarisce le diverse categorie di abusi edilizi:

  • Totale Difformità: Realizzazione di opere completamente diverse da quelle previste nel permesso.
  • Assenza di Titolo: Interventi realizzati senza alcun permesso o con permessi privi di efficacia.
  • Variazioni Essenziali: Modifiche significative nelle caratteristiche costruttive o nella destinazione d’uso rispetto a quanto autorizzato.
  • Parziali Difformità: Abusi minori che rientrano tra le tolleranze costruttive e le variazioni essenziali.

Modifiche all’accertamento di conformità

Il decreto introduce importanti cambiamenti nel processo di accertamento di conformità. Finora, per regolarizzare un abuso edilizio era necessario dimostrare la doppia conformità, ovvero che l’opera fosse conforme sia alle normative vigenti al momento della realizzazione sia a quelle in vigore al momento della richiesta di sanatoria. Il “Salva Casa” propone di limitare questo requisito ai casi di assenza di permesso, totale difformità o variazioni essenziali. Per le parziali difformità, invece, il requisito della doppia conformità sarà eliminato.

Sanatoria edilizia

Il decreto introduce tre nuovi articoli per la sanatoria edilizia:

  • Art. 36: accertamento di conformità per assenza di titolo, totale difformità o variazioni essenziali.
  • Art. 36-bis: accertamento di conformità per parziali difformità.
  • Art. 37: interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività (Scia).

Limiti di Tolleranza

Il “Salva Casa” stabilisce che gli interventi edilizi realizzati entro il 24 maggio 2024, non rispettanti i parametri di altezza, distacchi, cubatura e superficie coperta, non costituiranno violazioni edilizie se rientreranno nei seguenti limiti:

  • 2% per unità immobiliari con superficie utile superiore a 500 metri quadrati.
  • 3% per superfici tra 300 e 500 metri quadrati.
  • 4% per superfici tra 100 e 300 metri quadrati.
  • 5% per superfici inferiori a 100 metri quadrati.

La conferenza stampa

Al termine della riunione del CDM, il Vice Presidente e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ed il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara hanno pertanto illustrato in conferenza stampa i provvedimenti adottati.

Le posizioni del Governo e le critiche al testo appena approvato

Il Governo ritiene che il Decreto Salva Casa sia uno strumento necessario per:

  • Smaltire il contenzioso edilizio: in Italia ci sono milioni di abusi edilizi e la loro regolarizzazione potrebbe portare benefici economici e sociali.
  • Tutelare il patrimonio immobiliare: la sanatoria consentirebbe di recuperare immobili altrimenti destinati all’abbattimento.
  • Stimolare il mercato immobiliare: la regolarizzazione degli abusi potrebbe rendere più appetibili gli immobili sul mercato.

Non mancano comunque i detrattori a questo nuovo intervento legislativo, considerato il fatto che il tema degli abusi edilizi è un tema comunque molto delicato nel nostro paese.

Le critiche al decreto in merito alla sanatoria degli abusi edilizi si basano su diverse ragioni:

  • Si teme un aumento dell’abusivismo edilizio: alcuni sostengono che il decreto possa incentivare la realizzazione di nuovi abusi, con il rischio di compromettere la sicurezza e il decoro del territorio.
  • Mancanza di equità: si critica il fatto che la sanatoria sia accessibile solo a chi ha già commesso un abuso, mentre chi ha rispettato le regole non ne trae alcun beneficio.
  • Possibili danni all’ambiente e al paesaggio: si teme che la sanatoria di alcuni abusi edilizi possa avere un impatto negativo sull’ambiente e sul paesaggio.

Scopriremo solo con il tempo come queste regole saranno applicate e quali saranno gli effetti, se positivi o negativi, sulla comunità e sui nostri centri abitati.

Il testo del decreto

Qui il documento completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it