Adesso arriva la conferma ufficiale: il Decreto Rilancio è legge, dopo aver ottenuto il via libera anche dal Senato.
Il testo appena approvato definitivamente ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, diventando la Legge dello Stato 77/2020.
Approvato alla Camera lo scorso 9 luglio e in scadenza sabato, prevede interventi per un valore di 55 miliardi di euro per limitare l’impatto economico dell’emergenza sanitaria su imprese, lavoratori con partite Iva, dipendenti, famiglie e terzo settore.
Il Decreto Rilancio è legge, ok dal Senato
Il Senato ha dunque confermato la fiducia al governo sul provvedimento, con 159 voti a favore, 121 contrari e nessun astenuto. Al voto hanno partecipato 280 senatori su 281 presenti e la maggioranza necessaria era di 141.
A questo link potete consultare il testo completo del provvedimento, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
I passaggi in Parlamento hanno portato una serie di novità, come:
- l’allargamento alle seconde case del superbonus al 110%
- gli incentivi per l’acquisto di auto Euro 6
- l’aumento dei fondi destinati alle scuole paritarie
- lo slittamento di un mese dei congedi per i genitori
- l’anticipo della cig prevista per l’autunno.
Estremamente importante anche il passaggio relativo ai congedi: chi ha figli fino a 12 anni potrà utilizzare fino al 31 agosto (un mese in più del previsto) i 30 giorni di congedo retribuito al 50%.
In più, i Comuni dovranno usare i 150 milioni aggiuntivi stanziati con il decreto per pensare a centri estivi anche per i più piccoli, fino a 3 anni, e per i più grandi. La fascia di età è stata infatti modificata: da 3-14 anni a 0-16 anni.
Infine lo Smart Working: per il 50% dei dipendenti della pubblica amministrazione con mansioni che possono essere svolte da casa lo smart working è prorogato fino al 31 dicembre. La modifica al Dl Rilancio introduce poi il «Piano organizzativo del lavoro agile», con il quale dal primo gennaio 2021 la percentuale salirà ad almeno il 60%.
A questo link il testo del Decreto con le modifiche.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it