Nel primo Consiglio dei Ministri del Governo Meloni, è stata decisa una stretta sui rave party: ecco il contenuto del decreto.
Decreto rave party: nel primo Consiglio dei Ministri del nuovo Governo Meloni, che si è svolto lunedì 31 ottobre, sono state approvate diverse misure.
Abbiamo infatti diverse novità nel Dl 162/2022, tra le quali si prevede anche una “stretta sui rave party”, entrata in vigore il primo novembre.
Vediamo di cosa si tratta.
Decreto rave party: ecco cos’è
Il nuovo decreto-legge ha aggiunto l’articolo 434-bis al Codice Penale, che vede diventare un reato specifico l’organizzare o il solo partecipare ad un rave party.
L’articolo introduce un nuovo “reato”: ovvero “l’invasione di terreni o edifici per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica”.
Chiunque organizzi o promuova un evento simile, che prevede la partecipazione di più di 50 persone, viene punito con la reclusione da tre a sei anni e con una multa da 1000 a 10’000 euro.
Anche il solo partecipare prevedrà una pena, anche se diminuita.
Sarà sempre ordinata la confisca “delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato… nonché di quelle utilizzate nei medesimi casi per realizzare le finalità dell’occupazione”.
Sulla questione stava lavorando già la precedente Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese; il Governo Meloni ha accelerato la decisione, soprattutto dopo le polemiche per il rave di Modena.
Secondo il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi:
“il decreto ha rispettato i requisiti di necessità ed urgenza “per il fatto che probabilmente l’assenza di una normativa efficace nel nostro Paese, a differenza dei Paesi limitrofi, ci rendeva vulnerabili come, ahimè, la cronaca degli ultimi anni testimonia. Si tratta di eventi – ha sottolineato – non solo pericolosi per le stesse persone che partecipano, ma molto dispendiosi per l’impiego di forze dell’ordine che ne consegue”.
Decreto rave party: le parole delle opposizioni
Non sono ovviamente mancate le proteste da parte dell’opposizione.
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha criticato il Governo sul mancato intervento nel raduno fascista di Predappio, in occasione del centenario della Marcia su Roma.
Il Ministro ha risposto, dicendo: “Sono cose completamente diverse. Predappio è una manifestazione che si svolge da tanti anni, sul rave party c’era la denuncia del proprietario”.
Il segretario del PD, Enrico Letta, si è scagliato contro il decreto su Twitter:
“Il Governo ritiri il primo comma dell’art. 434-bis di riforma del Codice Penale. È un gravissimo errore. I rave non c’entrano nulla con una norma simile. È la libertà dei cittadini che così viene messa in discussione”.
Molti esponenti dell’opposizione, si chiedono se il nuovo decreto non possa essere applicato per altri eventi, minando in questo modo la libertà dei cittadini, come ad esempio le manifestazioni di sindacati, operai e studenti.
Anna Ascani, esponente PD e vicepresidente della Camera, ha invitato il Governo a chiarire il nuovo decreto:
“È una definizione del tutto nuova per il Codice Penale. Pericolosi per chi? Per il governo? Per l’ordine pubblico?”.
Sulla questione, è arrivata una precisione del Viminale:
“La norma anti-rave illegali interessa una fattispecie tassativa che riguarda la condotta di invasione arbitraria di gruppi numerosi tali da configurare un pericolo per la salute e l’incolumità pubbliche. Una norma che non lede in alcun modo il diritto di espressione e la libertà di manifestazione sanciti dalla Costituzione e difesi dalle istituzioni”.
Il testo completo del Decreto
Potete consultare qui di seguito il testo completo del Decreto in attesa di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it