Iniziata la discussione alla Camera sul Decreto Dignità: proroghe e ultime novità, ecco quali sono le modifiche in arrivo.
Alla Camera al via la discussione generale. Il cardine del provvedimento è la riduzione a 12 mesi (24 in determinate eccezioni) della durata massima dei contratti a termine. Ok ai voucher per 10 giorni in imprese agricole, piccoli alberghi, strutture ricettive del turismo ed enti locali.
Il lavoro cambia: i contratti a termine diventano più brevi e meno vantaggiosi. I nuovi voucher si estendono anche al turismo. Gli incentivi alle assunzioni stabili aumentano la loro platea. Il superamento del Jobs act voluto dal Movimento 5 Stelle con il decreto dignità, ribattezzato da Luigi Di Maio “dignità 2.0” dopo le modifiche parlamentar (oggi inizia alla Camera la discussione generale, ndr) , porta con sé una stretta antiprecarietà a cui si accompagna però anche l’allargamento dei ‘Presto’, gli strumenti di pagamento del lavoro occasionale, sponsorizzato dalla Lega. Infine un’estensione del bonus giovani nato con i governi Pd, inserito e finanziato in extremis durante l’esame alla Camera, per placare gli animi degli imprenditori, sul piede di guerra contro la nuova impostazione sul lavoro a tempo determinato.
Le ultime modifiche
Il cardine del cambiamento sta infatti proprio nella riduzione della durata massima dei contratti a termine. Rispetto alla disciplina finora vigente, che fissa il limite a 36 mesi, si passa ad un tetto di 12 mesi, rinnovabile, solo in alcune ipotesi da rendere esplicite con apposite causali, per un massimo di 24 mesi. Le imprese potranno cioè allungare il rapporto di lavoro per “esigenze temporanee e oggettive”, estranee all’ordinaria attività, per la sostituzione di altri lavoratori oppure per necessità connesse ad incrementi temporanei, “significativi e non programmabili”, dell’attività ordinaria. Se le imprese non rispetteranno questa regola, come ‘sanzione’ antiprecarietà, è stato stabilito che superati i 12 mesi di contratto a termine, se non verranno indicate le causali dei rinnovi, il contratto si trasformerà automaticamente in stabile. Le causali non varranno però per le attività stagionali, per le quali rinnovi e proroghe possono essere concordate anche in assenza di esigenze specifiche.
Le proroghe ai contratti
Ulteriore stretta riguarda il numero massimo di proroghe, ridotto da 5 a 4, con l’unica eccezione, come già previsto, delle start up innovative nei primi 4 anni di attività. Per ogni rinnovo scatta un aumento contributivo dello 0,5% aggiuntivo rispetto all’1,4% già previsto dalla legge Fornero. L’unica eccezione riguarda il lavoro domestico: per le famiglie niente ‘tassa’ dunque su colf e badanti. Una vera e propria rivoluzione dunque che non scatterà però subito, con l’entrata in vigore del provvedimento, ma dal primo novembre. Fino al 31 ottobre è infatti stato deciso di concedere un ‘periodo transitorio’ nel quale, per i contratti in essere, varranno le norme in vigore. Ai paletti contro l’abuso di contratti brevi, si accompagnerà la spinta alla stabilizzazione grazie alla proroga al 2019 e al 2020 degli incentivi per le assunzioni stabili. La normativa vigente prevede la decontribuzione al 50% per tre anni sui giovani sotto i 35 anni con un tetto massimo di 3.000 euro. La misura, prevista nella manovra 2018, si sarebbe trasformata dal prossimo primo gennaio in un bonus riservato solo agli under 30. Il costo è di circa 300 milioni fino al 2021 e di 600 milioni fino al 2024, coperto in gran parte con l’aumento delle tasse sui giochi. Considerando il carattere espansivo delle norma, una parte meno consistente deriverà invece dalle maggiori entrate legate al previsto aumento dell’occupazione.
Attuazione
Per l’attuazione servirà un decreto a doppia firma Mef-ministero del Lavoro. Ultimo punto di attrito interno alla maggioranza, ma anche con i sindacati, è infine l’allargamento dei voucher, mal visti dal Movimento 5 Stelle ma non dalla Lega. Il compromesso trovato prevede che imprese agricole, piccoli alberghi, strutture ricettive del turismo ed enti locali possano utilizzare i buoni lavoro non più per tre ma per 10 giorni. Per le aziende agricole rimane il limite dimensionale di 5 dipendenti, mentre per quelle turistiche viene fissato a 8. Il pagamento può essere effettuato non solo in banca ma anche negli uffici postali trascorsi 10 giorni dalla prestazione di lavoro. Come già previsto, a lavorare con i voucher potranno essere solo pensionati, studenti sotto i 25 anni, disoccupati e percettori di forme di sostegno al reddito. Per confermare l’appartenenza ad una di queste categorie basterà presentare telematicamente un’autocertificazione all’Inps.