decreto-cura-italia-pmiEcco una sintesi delle principali misure introdotte dal Governo per le Imprese con il Decreto “Cura Italia”.


Decreto Cura Italia: per le PMI quali cambiamenti? Il punto lo ha fatto la CGIA Mestre.

Il Governo ha infatti predisposto una serie di misure economiche a sostegno delle famiglie, delle imprese e dei lavoratori dipendenti.

E nel Report che alleghiamo in calce all’articolo la Confederazione di Imprese e Artigiani ha creato una panoramica per orientarsi sui cambiamenti.

Decreto Cura Italia e PMI: un riepilogo

Ecco la panoramica completa sulle nuove misure.

LE NUOVE SCADENZE FISCALI

Sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi per contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro (versamenti IVA, ritenute e contributi di marzo).

Per gli operatori economici ai quali non si applica la sospensione, il termine per i versamenti dovuti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, inclusi quelli relativi ai contributi previdenziali ed assistenziali ed ai premi per l’assicurazione obbligatoria, dal 16 marzo viene posticipato al 20 marzo.

Sospensione sino al 31 maggio 2020 dei termini relativi alle attività

  • di liquidazione,
  • controllo,
  • accertamento,
  • riscossione
  • e di contenzioso

da parte degli uffici dell’ Agenzia delle Entrate.

Infine sospensione dei termini per la riscossione di cartelle esattoriali, per saldo e stralcio e per rottamazione-ter, e sospensione dell’invio nuove cartelle e sospensione degli atti esecutivi.

BONUS 600 EURO AGLI ARTIGIANI

Prevista una indennità, per il mese di marzo 2020, pari a 600 euro per ilavoratori autonomi (artigiani, commercianti, etc.) iscritti nelle gestioni speciali dell’Ago non titolari di pensione e non iscritti ad altro forme previdenziali obbligatorie.

Sarà l’INPS , previa domanda, a gestire l’erogazione dell’indennità nei limiti degli importi stanziati. L’indennità non concorrerà alla formazione del reddito.

CREDITO D’IMPOSTA PER LOCAZIONI SU NEGOZI E BOTTEGHE

L’art.65 del Decreto “Cura Italia” pubblicato oggi in G.U concede un credito d’imposta nella misura del 60% del canone di locazione relativo al mese di marzo 2020 per gli immobili rientranti nella categoria C1 (si deve verificare nel contratto di locazione). Questo credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24.

SOSPENSIONE RATE MUTUO PRIMA CASA

Per i soli titolari di partita iva viene concessa una sospensione, della durata di 9 mesi dalla data dell’entrata in vigore deldecreto, del pagamento delle rate sui mutui prima casa.

Il beneficio così lo si ottiene presentando un’autocertificazione con la quale si dichiara di aver perso in conseguenza della chiusura o restrizione della propria attività, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, oltre il 33% del proprio fatturato rispetto all’ultimo trimestre 2019. Infine non viene richiesta la presentazione dell’Isee.

CREDITO ALLE IMPRESE

Il decreto “Cura Italia” ha predisposto anche delle misure di agevolazione all’accesso al credito per le Pmi.

In sintesi esse sono:

  • moratoria dei finanziamenti a micro, piccole e medie imprese (che riguarda mutui, leasing, aperture di credito e finanziamenti a breve in scadenza)
  • potenziamento del fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese, anche per la rinegoziazione dei prestiti esistenti. Le modifiche riguardano nel dettaglio: 1) la gratuità della garanzia del fondo, con la sospensione dell’obbligo di versamento delle previste commissioni per l’accesso al fondo stesso; 2) l’ammissibilità alla garanzia di operazioni di rinegoziazione del debito, per consentire di venire incontro a prevedibili, immediate esigenze di liquidità di imprese ritenute affidabili dal sistema bancario
  • l’allungamento automatico della garanzia nell’ipotesi di moratoria o sospensione del finanziamento correlata all’emergenza coronavirus
  • eliminazione della commissione di mancato perfezionamento per tutte le operazioni non perfezionate
  • l’estensione del limite per la concessione della garanzia da 2,5 milioni a 5 milioni di finanziamento
  • facilitazione per l’erogazione di garanzie per finanziamenti a lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprenditori individuali
  • estensione dell’impiego delle risorse del Fondo-Rafforzamento dei Confidi per le microimprese, attraverso misure di semplificazione
  • estensione ai lavoratori autonomi e semplificazione dell’utilizzo del fondo per mutui prima casa
  • introduzione di un meccanismo di controgaranzia per le banche, da parte di Cassa depositi e prestiti, con cui consentire l’espansione del credito anche alle imprese medio-grandi impattate dalla crisi.

L’obiettivo è di liberare così circa 10 miliardi di ulteriori investimenti

TESTO COMPLETO

A questo link il testo completo della nota della CGIA Mestre.

 


Fonte: CGIA Mestre