Il nuovo provvedimento mette in campo 55 miliardi, il doppio del precedente. Restano da sciogliere alcuni nodi.
Il Decreto con gli aiuti alle Imprese sarà emanato a breve: il piano sta prendendo forma. E si arricchisce così di nuovi interventi, dopo il Decreto Liquidità, a sostegno delle imprese il decreto di maggio, che si prepara a vedere la luce probabilmente a metà settimana.
Questo il frutto del lungo vertice nella notte tra il premier Giuseppe Conte, il titolare del Mef Roberto Gualtieri e i capidelegazione del governo sul decreto maggio.
Ecco alcuni dettagli sulle novità.
Arriva il Decreto con gli aiuti alle Imprese
Con il decreto in fase di ultimazione si mettono a punto “misure molto importanti a sostegno delle imprese anche sotto forma di contributi a fondo perduto”, annuncia Gualtieri.
Anche sullo sblocco dei circa 12 miliardi di debiti della Pa, il governo sembra aver trovato una quadra. Ma restano ancora alcuni capitoli da limare, a cominciare da quello relativo al reddito di emergenza.
Si studia anche “un ristoro integrale del costo sopportato per tre mesi per l’affitto di tutte le imprese, di qualsiasi natura e dimensione, che abbiano subito un calo del fatturato” e l’eliminazione degli oneri fissi per le bollette.
In particolare per il commercio, precisa il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli sempre alla Camera, si valuta per gli affitti un credito di imposta del 100% (una misura che vale 1,7 miliardi). Mentre l’intervento sugli oneri di sistema (da 600 milioni) farà sì che la bolletta “sarà quasi annullata per tutti quelli che sono rimasti fermi”.
Infine, in arrivo anche il rifinanziamento del fondo centrale di garanzia per le pmi: altri 4 miliardi, per arrivare a fine anno a 7 miliardi di finanziamento complessivo, ma che – puntualizza Patuanelli – il Governo è pronto a rifinanziare ulteriormente in caso di bisogno.
Inoltre, conferma Patuanelli, ecobonus e sismabonus oltre il 100% (potrebbe salire fino al 120%); un pacchetto da 500 milioni per le start up innovative; tempi rapidi (“pochissimi giorni”) per la nuova tranche per gli autonomi (che sale da 600 a 800 euro). Per l’innovazione, inoltre, si punta a confermare la triennalità del pacchetto 4.0.
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Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it