decreto-aiuti-bis-cameraArriva anche alla Camera l’intesa sul decreto Aiuti bis, che ha sbloccato 17 miliardi di sostegni per imprese e famiglie: ecco le novità.


Il testo approvato a Montecitorio con 322 voti a favore, 13 contrari e 45 astenuti, torna al Senato: in commissione a Montecitorio, infatti, è stata eliminata la norma introdotta a Palazzo Madama che eliminava il tetto per gli stipendi dei vertici della Pubblica amministrazione.

Decreto aiuti bis: arriva il via libera anche dalla Camera

Il nuovo provvedimento del decreto aiuti bis fa seguito a quello approvato in Cdm il 4 agosto scorso e pubblicato in Gazzetta ufficiale il 9 agosto 2022 e prevede 17 miliardi di sostegni per imprese e famiglie. Il nuovo decreto introduce o rafforza una serie di norme che interessano la quotidianità dei cittadini.

Superbonus

Il punto più discusso è stato sicuramente la norma sul Superbonus. Dopo giorni di tensioni il governo è riuscito a trovare una mediazione condivisa: la responsabilità per la cessione dei crediti legati al superbonus e agli altri bonus edilizi scatterà solo in caso di violazione con dolo o colpa grave. La norma stabilisce anche che per i crediti antecedenti alla stretta anti-frode del novembre 2021, i soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni per essere sollevati da responsabilità dovranno acquisire ex post l’asseverazione prevista da quella legge.

Lavoro

Tra le modifiche troviamo un pacchetto di interventi in ambito lavorativo:

  • per i genitori di figli fino a 14 anni e i fragili c’è la proroga dello smart working fino al 31 dicembre 2022. Per tutti gli altri, dal primo settembre il lavoro agile sarà possibile solo a fronte di un accordo individuale con l’azienda;
  • i precari assunti nella Pa per l’attuazione del Pnrr potranno essere stabilizzati a partire dal 2027, quindi allo scadere del contratto a tempo determinato, dopo un colloquio e una valutazione positiva del lavoro svolto;
  • il dl alleggerisce le tasse in busta paga per i contratti di lavoro dipendente. Nel secondo semestre del 2022 verrà alzato il taglio del cuneo fiscale di lavoratori e lavoratrici dipendenti dallo 0,8% al 2%;
  • verrà depennata la qualifica di “docente esperto”;
  • salta il tetto di 240mila euro sugli stipendi dei manager della Pa e delle Forze dell’ordine.

Bonus e contributi

Tante le agevolazioni e i bonus per le famiglie rifinanziati dal governo per il 2022:

  • Bonus psicologo, aumentato a 25 milioni di euro;
  • Bonus sociale per luce e gas, esteso fino alla fine dell’anno. Allo studio anche un allargamento della platea per le famiglie con ISEE fino a 15mila euro. In arrivo anche tariffe agevolate per tutti gli utenti più vulnerabili;
  • Bonus 200 euro, l’indennità una tantum viene estesa a chi era stato escluso;
  • Bonus trasporti, che passa da 79 a 180 milioni di euro e sarà disponibile a partire da settembre per i lavoratori, gli studenti, i pensionati con un contributo massimo di 60 euro per abbonamenti al Tpl mensili o annuali;
  • Bonus carburanti, per agricoltura e pesca e in arrivo anche nuove misure per l’autotrasporto;
  • Bonus tv, che sale da 30 a 50 euro per acquistare tv compatibili con i nuovi standard di emissione del segnale;
  • Sport, il decreto ha stanziato 50 milioni di euro per un fondo a sostegno di piscine e sport dilettantistico

Energia

Fino a fine anno rimangono gli azzeramenti degli oneri di sistema in bolletta per famiglie e imprese e Iva al 5% sul gas. Per il terzo trimestre del 2022 torna una nuova tornata di crediti di imposta per le imprese energivore (al 25%) e gasivore (al 15%),e le imprese con contatore elettrico pari o superiore a 16,5 Kwh. Nel prossimo decreto con le nuove misure contro il caro energia lo sconto dovrebbe essere ampliato sotto i 16,6 Kwh e sarà nuovamente prorogato.

Pensioni

Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato un emendamento del dl aiuti bis sulle pensioni. Salirà a mille euro il tetto per l’impignorabilità delle pensioni, in precedenza era fissato a 750. Per le pensioni sotto i 2.692 euro mensili, a ottobre, novembre e dicembre (inclusa la tredicesima) è riconosciuto in via transitoria un incremento di due punti percentuali della rivalutazione. La norma partirà da gennaio 2023.

 


Fonte: Confcommercio