Ecco cosa cambia per quanto riguarda gli adempimenti funebri e le disposizioni in caso di assenza e morte presunta con l’adozione del nuovo Ddl Semplificazioni.
Il Governo ha licenziato infatti, all’interno di questo nuovo testo normativo, misure che snelliscono tempi e procedure in diversi comparti di attività: economia, navigazione e turismo, lavoro, autotutela, erogazione di servizi sanitari, istruzione e università. Maggiori informazioni sono disponibili qui.
Da provvedimenti più specifici a quelli più ampi, i cittadini avranno nuove opzioni a disposizioni e vedranno, sulla carta, una maggiore semplificazione degli adempimenti amministrativi. Un aspetto particolare riguarda ad esempio adempimenti funebri e regole per assenza e morte presunta. Scopriamo quali sono tutte le novità.
Ddl Semplificazioni: le novità in materia di adempimenti funebri
Si tratta di disposizioni accolte con soddisfazione dalla FENIOF (Federazione Nazionale Imprese Onoranze Funebri), che fa notare che già durante il periodo di emergenza sanitaria (anche con il contributo della federazione) erano state varate una pluralità di misure e protocolli volte a snellire e semplificare gli adempimenti burocratici connessi ad un evento morte.
Adesso queste procedure, testate per più di due anni durante la pandemia, si sono dimostrate preziose per agevolare l’operato della Pa a beneficio di cittadini ed operatori e talmente valide ed attuali da meritare di trovare stabile applicazione anche ad emergenza sanitaria conclusa.
Semplificazione delle procedure per il settore funebre
L’articolo 13 del Ddl Semplificazioni rappresenta una svolta significativa nel settore funebre, introducendo un approccio più pratico e accessibile alle procedure amministrative necessarie per inumazioni, tumulazioni, cremazioni e gestione delle ceneri. Prima di queste nuove disposizioni, il processo per ottenere le autorizzazioni richieste era gravato da un eccessivo carico di documentazione cartacea e da lunghi tempi di attesa.
Le imprese e gli individui coinvolti in queste pratiche dovevano affrontare complessi iter burocratici, che spesso comportavano ritardi e inefficienze. Le ingenti quantità di documentazione richiesta contribuivano ad aumentare i costi e a rallentare i tempi di elaborazione delle richieste. Inoltre, i tempi di attesa prolungati aggiungevano ulteriore stress e disagio a coloro che si trovavano già a dover gestire una situazione emotivamente difficile.
Tuttavia, grazie alle nuove disposizioni introdotte dall’articolo 13, questo scenario sta subendo un cambiamento radicale. Ora, tutte le richieste necessarie possono essere compilate e presentate online, eliminando la necessità di documentazione cartacea e semplificando notevolmente il processo. Questa digitalizzazione delle pratiche non solo riduce la complessità delle procedure, ma anche i tempi di attesa, consentendo una gestione più rapida ed efficiente delle pratiche funebri.
Inoltre, l’accesso online alle richieste favorisce una maggiore trasparenza e tracciabilità del processo, consentendo alle autorità competenti di monitorare e gestire più efficacemente le pratiche in corso. Ciò si traduce in un’esperienza complessiva migliore per le imprese del settore funebre e per i cittadini che necessitano di tali servizi, riducendo gli oneri amministrativi e garantendo un accesso più rapido e fluido alle autorizzazioni necessarie.
Dichiarazioni di assenza e morte presunta
Un aspetto altrettanto cruciale delle semplificazioni introdotte dal Ddl riguarda le dichiarazioni di assenza e morte presunta, le quali hanno un impatto significativo sull’accesso all’eredità e ai beni per coloro che ne hanno diritto.
In base alla normativa precedente, la dichiarazione di assenza poteva essere formulata solo dopo due lunghi anni di assenza della persona. Questo periodo di attesa rappresentava spesso un’ulteriore fonte di malcontento per i familiari, poiché impediva loro di accedere ai beni e all’eredità dell’assente fino al completamento di questa lunga procedura.
In modo ancora più estremo, la dichiarazione di morte presunta richiedeva addirittura dieci anni di attesa prima che potesse essere formalizzata. Questo significava che i familiari dovevano attendere un decennio prima di poter ottenere una qualche certezza legale sulla scomparsa di una persona e sull’accesso ai suoi beni.
Tuttavia, con l’articolo 14 del Ddl Semplificazioni, questi tempi si sono ridotti drasticamente. Ora, la dichiarazione di assenza può essere presentata dopo solo un anno di assenza, mentre quella di morte presunta richiede solo cinque anni.
Questa riduzione dei tempi di attesa consente un accesso più rapido all’eredità e ai beni, alleviando il peso burocratico e l’ansia emotiva per i familiari che devono affrontare una situazione così delicata. In questo modo, il processo burocratico diventa meno gravoso per coloro che si trovano ad affrontare una perdita, consentendo loro di gestire più facilmente la successione e di avere un accesso più tempestivo ai beni e alle risorse necessarie.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it