Ddl Confidi: potenziamento patrimonio e semplificazione regole
“Rete imprese Italia in audizione in commissione Finanze del Senato sul Ddl delega per la riforma del sistema dei Confidi: “efficace strumento di garanzia mutualistica capace di facilitare l’accesso al credito da parte delle piccole imprese”.
“I Confidi rappresentano un efficace strumento di garanzia mutualistica, ispirato al principio della sussidiarietà pubblico-privato, capace di facilitare l’accesso al credito da parte delle piccole imprese. Per questo è necessario valorizzarne il ruolo, potenziandone il patrimonio e semplificando le norme che li regolano”.
Sono le indicazioni espresse da Rete Imprese Italia nell’audizione in commissione Finanze del Senato sul Ddl delega per la riforma del sistema dei Confidi. In particolare, il soggetto unitario di rappresentanza dell epmi e dell’impresa diffusa ha sollecitato una rapida revisione del quadro normativo in cui operano i Confidi, con interventi mirati ad una drastica semplificazione, al loro rafforzamento patrimoniale, anche attraverso l’ottimizzazione dell’ impiego delle risorse pubbliche destinate a sostenere l’accesso al credito.
Per Rete Imprese Italia è anche necessario sbloccare i fondi previsti dalla legge di Stabilitaà, adottando una interpretazione autentica che escluda la capitalizzazione dei Confidi dalla disciplina degli aiuti di stato in quanto provvidenza diretta a favorire l’accesso al credito delle imprese.
Secondo Rete Imprese Italia, avrebbe positivi effetti sugli imprenditori il complessivo alleggerimento degli adempimenti che il sistema dei Confidi è tenuto a espletare, con l’obiettivo di contenere i costi organizzativi e di gestione, senza ovviamente alterarne il profilo di rischio.
Così come viene sollecitato il rafforzamento dei principi di specificità e proporzionalità nella applicazione della normativa di vigilanza, poiché oggi i Confidi sono di fatto equiparati a tutti gli effetti alle banche.
FONTE: Confcommercio