Negli ultimi giorni ci sono diverse proteste da parte della categoria dei tassisti, a causa dell’art.10 del nuovo Ddl Concorrenza: ma ci sono delle novità.
Ddl Concorrenza art.10 novità: il Ddl Concorrenza torna alla Camera dei Deputati prossimo lunedì, anche se con alcune novità.
Nelle ultime settimane l’art.10 del Ddl Concorrenza era stato il motivo scatenante di diversi scioperi nella categoria dei tassisti. L’articolo prevede, infatti, la liberalizzazione della categoria, aprendo alla possibilità di concorrenza da parte di Uber.
Ma qualcosa è cambiato: vediamo allora tutte le novità.
Ddl Concorrenza art.10 novità: la decisione di lunedì
Lunedì 25 luglio il Ddl Concorrenza andrà in esame alla Camera e, come anticipato dal Governo, c’è l’intenzione di tagliare l’art.10, che prevedeva la Legge annuale per il mercato e la concorrenza, già approvata dal Senato, in prima lettura.
È stato proprio l’art.10 a scatenare le diverse polemiche che hanno interessato la categoria dei tassisti in questi giorni, provocando non pochi disagi nelle maggiori città italiane, con numerosi scioperi.
La proposta è partita dalla deputata PD Debora Serracchiani, che ha proposto di non presentare emendamenti sul provvedimento.
Ddl Concorrenza art.10 novità: le reazioni della politica
Ad esultare per la decisione è stato sicuramente il centrodestra. La Lega ha definito lo stralcio dell’art.10 come la “vittoria del buonsenso”.
Sulla stessa linea anche Fratelli d’Italia. Il capogruppo di FDI, Francesco Lollobrigida, ha detto:
“Grazie a Fratelli d’Italia e a tutto il centrodestra sarà stralciato l’articolo 10 dal Ddl Concorrenza per tutelare i tassisti. Questo è l’unico modo per difendere il comparto dalla sleale competizione che metterebbero in campo le multinazionali per soddisfare la loro voglia di speculazione su un servizio pubblico. Dobbiamo salvaguardare i posti di lavoro e garantire l’intero sistema che rischiava di essere smantellato da questa assurda proposta”.
Ddl Concorrenza art.10 novità: le reazioni delle categorie di consumatori
Allo stralcio dell’art.10 si oppone Assoutenti, che si è detta “nettamente contraria”.
Il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, ha detto:
“Ancora una volta lo Stato Italiano sembra voler cedere alle violenze e alle pressioni della lobby corporativa dei tassisti, dimostrando una debolezza verso le auto bianche che non ha eguali nel mondo. Da anni si attendono in Italia misure in grado di riformare il comparto del trasporto pubblico non di linea, aumentare la concorrenza e adeguare il servizio alle opportunità offerte dalla moderna tecnologia”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it