DDL Anticorruzione, la Camera approva il progetto di legge anticorruzione e lo trasmette al Senato. Ecco cosa è successo.
La Camera dei Deputati approva il progetto di legge anticorruzione. Hanno votato a favore 288 deputati, contro 143. Il testo dovrebbe quindi tornare a Montecitorio per la terza lettura.
Eppure è sorta una piccola querelle tra gli alleati di Governo. Un emendamento ieri è stato approvato contro il parere del governo: si tratta dell’emendamento sul peculato, ed è di Catello Vitiello del Misto-Maie. è passato con 284 voti a favore e 239 contrari.
Grillini e leghisti avrebbero un accordo per cancellare la norma sul peculato, – favorirebbe alcuni dirigenti leghisti sotto processo per questo reato, – introdotta a scrutini segreto contro il parere del governo e del relatore di maggioranza.
Il giudizio del presidente ANAC, Raffaele Cantone
“Il giudizio complessivamente è positivo, il ddl introduce novità interessanti”. E’ questo, in un’intervista al giornale radio Rai, il giudizio del presidente dell’autorità anticorruzione, Raffaele Cantone sul ddl anticorruzione in discussione in Parlamento. Cantone spiega: “Sono positive le novità in materia di rafforzamento delle pene accessorie, quelle che sono state chiamate DASPO, la possibilità di applicare la confisca in caso di prescrizione, la possibilità dell’agente sotto copertura e i meccanismi di trasparenza per i finanziamenti alle fondazioni politiche. Ci sono altri punti che mi convincono meno– continua Cantone- come la norma che prevede la non punibilità in caso di obbligo di denuncia e quella che prevede un prolungamento eccessivo in caso di riabilitazione”.
Cantone commenta l’emendamento che ammorbidisce il reato di peculato, al momento approvato, anche se il premier ha annunciato modifiche in Senato. “Io sono sempre preoccupato delle modifiche che incidono sui processi in corso perché rischiano di apparire modifiche ad personam. Non ho ancora visto la norma quindi prima di valutarla mi riservo di leggerla nel dettaglio. Certo è che la pena per alcuni casi di peculato sarebbe indebolita, il che potrebbe avere conseguenze pesanti soprattutto sul piano della prescrizione”. Ma Cantone conclude: “Se il premier ha annunciato che la norma verrà cambiata in Senato ben venga, mi sembra opportuno”.