A luglio immatricolazioni in aumento del 2,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno: per risalire a un risultato più basso bisogna andare indietro fino a dicembre 2014. Mercato dell’usato in calo del 5,88%.
Dopo un anno e mezzo di aumenti a due cifre, il mercato dell’auto rallenta in Italia. A luglio le immatricolazioni sono state 136.275, il 2,9% in più rispetto allo stesso mese del 2015. Per risalire a un risultato più basso, che segna comunque il ventiseiesimo incremento consecutivo, bisogna andare indietro fino al dicembre 2014.
Una battuta d’arresto “attesa” da analisti e operatori, che puntano il dito contro il calendario, con due giorni lavorativi in meno rispetto a luglio 2015, contro il “ridotto impegno di marketing delle case automobilistiche” e l’aumento dei listini. Alla frenata resiste Fca, che per il diciannovesimo mese consecutivo fa meglio del mercato: le vendite del Gruppo – sei vetture nella top ten e otto tra le prime dodici – sono state 39.234, il 4,8% in più del settore.
Tra le case automobilistiche, perdono quota Volkswagen (-8,08% le immatricolazioni a luglio, mentre resta positivo il risultato dei sette mesi, +14,03%) e Opel, -13,93% a luglio, +6,48% nel periodo gennaio-luglio. Renault, invece, aumenta le immatricolazioni in Italia del 15,38% e porta a +30,07% la performance nell’intero periodo. Bene anche Mercedes (+17,61%) e Bmw (+23,96% a luglio). In totale dall’inizio dell’anno le consegne sono stat 1.179.068, il 17,1% in più rispetto ai primi sette mesi del 2015.
Per Fca l’incremento nello stesso periodo è stato invece del 19,9%. Le stime per il 2016, comunque, restano quelle dei mesi scorsi. Il mercato dovrebbe attestarsi su 1,8 milioni di nuove immatricolazioni, superando il 2011 (1,75 milioni) e risalendo la china fino al 2010, l’ultimo anno “buono” per il settore dell’auto In Italia con oltre 1,96 milioni di nuove vetture.
Quanto all’usato, a luglio sono stati registrati 382.689 trasferimenti di proprietà, con un calo del 5,88% rispetto allo stesso mese del 2015, durante il quale ne erano stati registrati 406.614. Nel periodo gennaio-luglio 2016 sono stati registrati 2.838.956 trasferimenti di proprietà, con una crescita del 5,51%.