Solo il 53% dei Comuni rispetta i criteri green posti per la Pa, mentre la situazione migliora nei capoluoghi di provincia (77%).


Poco più della metà dei Comuni riesce ad applicare le politiche green e a rispettare i criteri minimi ambientali nelle gare d’appalto.

È questo il dato che risulta da recenti indagini sul tema: una situazione che migliora decisamente nei capoluoghi di provincia, dove la percentuale sale al 77%.

Ecco cosa c’è da sapere.

Criteri green e Pa: di cosa parliamo

L’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente e Fondazione Ecosistemi hanno delineato una fotografia sull’andamento del Green public procurement (Gpp) e dei Criteri ambientali minimi (Cam) nelle gare d’appalto, in riferimento ai dati raccolti nel 2023.

Il Green Public Procurement (GPP) rappresenta un modello d’acquisto che mira a rendere più ecosostenibile la Pubblica amministrazione.

Questo comporta

  • Acquisti più responsabili, con l’eliminazione dei prodotti usa e getta, favorendo i prodotti ecocompatibili;
  • Criteri di gara più attenti all’inclusione dei temi ambientali e sociali nei bandi di gara;
  • Gender procurement, con la promozione dell’equità e delle pari opportunità nella filiera degli acquisti.

Dal 2016, inoltre, è diventato obbligatorio l’utilizzo dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) nei bandi pubblici, per incentivare gli acquisti sostenibili (decreto legge 50/2016, confermato dal decreto legge 36/2023).

L’obiettivo è quello di diminuire l’impatto ambientale e di effettuare un “effetto traino” sul mercato dei prodotti ecologici.

I dati del rapporto

L’Osservatorio ha organizzato un indice medio di performance su un campione di 800 Comuni, composto da 747 comuni non capoluogo e 53 capoluoghi di provincia.
Le amministrazioni centrali, anche grazie alla spinta di Consip, sostengono programmi di Gpp su larga scala.

Ma, a livello locale, i comuni sono più “lenti” ad integrare le considerazioni di carattere ambientale nelle procedure pubbliche di acquisto.

L’86% degli intervistati ha dichiarato di conoscere lo strumento dell’appalto verde e il 60,5% promuove l’adozione di gare plastic-free.
Ma solo l’11,5% ritiene prioritario il monitoraggio degli acquisti verdi e solo il 43% intende investire in questo ambito per la formazione.

Dal monitoraggio effettuato, emerge che i Cam sono stati utilizzati nelle gare d’appalto e applicati in maniera corretta solo nel 66% dei casi, nel 7% non sono stati applicati (nonostante siano stati fatti bandi che avrebbero dovuto prevederli) e nel 27% i Cam “non sono mai stati applicati”.

I criteri green per la Pa più applicati nei Comuni sono quelli per

  • Fornitura di carta per copia e carta grafica (88%);
  • Servizio di ristorazione collettiva (82%);
  • Servizi di pulizia (80%);
  • Stampa (73%),
  • Gestione verde urbano (73%);
  • Servizi energetici (79%);
  • Illuminazione pubblica (69%).

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it