Arriva l’ok del Presidente Conte al nuovo DPCM 3 Novembre: ulteriori restrizioni per frenare l’impennata dei contagi da Covid-19.
Via libera da palazzo Chigi al nuovo Dpcm. Le norme entreranno in vigore dal 6 novembre e fino al 3 dicembre.
Visto il record di contagi registrato in questi giorni (numeri in crescente ed esponenziale aumento) si rafforzano le restrizioni già introdotte dall’ultimo DPCM.
Secondo l’ultimo bollettino infatti terapie intensive e decessi, purtroppo, sono in costante aumento. E da qui la decisione di irrigidire le misure prese finora.
Il testo del DPCM è stato da poco pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Qui potete leggere il testo completo.
Qui invece potete scaricare gli allegati al DPCM.
Alle 20:20 del 4 Novembre il Premier Giuseppe Conte è andato in diretta per spiegare come funzioneranno le nuove tre zone:
- ROSSA: Piemonte, Lombardia, Val d’Aosta e Calabria
- ARANCIONE: Puglia e Sicilia
- GIALLA: tutte le altre Regioni
Ogni zona avrà le sue particolari restrizioni e il Premier le ha elencate in Conferenza Stampa. Potete visualizzarla al completo qui di seguito:
Il Dpcm che il presidente del Consiglio ha varato adesso prevede un ulteriore rafforzamento alle libertà individuali, allo scopo di ridurre le occasioni di assembramento, che gli esperti ritengono ad alto rischio di contagio.
Cosa cambia con il DPCM 3 Novembre nella lotta contro il Covid-19?
Al’interno del nuovo dpcm troviamo un irrigidimento dei divieti e dei criteri in base ai quali le Regioni e i Comuni devono intervenire per disporre i lockdown territoriali.
L’Italia viene divisa in aree: gialla, arancione e rossa.
Valgono alcune norme per tutto il territorio nazionale, a partire dal coprifuoco, che secondo varrà dalle 22 alle 5. Verranno
“consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.
Inoltre si chiederà alle Regioni con gli indici di contagio più elevati di indicare una serie di «zone rosse» locali e le attività che dovranno essere limitate.
Ed è per questo che il Dpcm è modulato su tre aree sulla base del coefficiente di rischio raggiunto dalla regione. Si prevede pertanto nelle regioni più a rischiodivieto di passare i confini regionali se non per motivi di lavoro, salute o emergenza che dovranno essere comprovati attraverso un’autocertificazione.
Mentre per l’intero territorio nazionale si interverrà solo con specifiche misure che rafforzino l’obiettivo di contenimento del contagio.
Ancora niente lockdown, dunque.
Si decide però lo stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio.
Prevista la possibilità dei parrucchieri e dei servizi alla persona di restare aperti anche nelle regioni che saranno classificate come “zone rosse”.
Poi, a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale sia consentito “un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento”; ciò con esclusione, però, del “trasporto scolastico dedicato”.
Infine Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione sia nel settore privato, e ingressi differenziati del personale. Stop ai concorsi pubblici tranne che per il personale sanitario.
Il testo completo del DPCM 3 Novembre
Qui di seguito potete consultare il testo del Decreto appena firmato.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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