Confermata la possibilità di avviare una startup innovativa senza atto notarile. Scopri chi sono le 882 imprese create online nel nuovo rapporto di monitoraggio trimestrale.
Dallo scorso 20 luglio 2016 gli imprenditori hi-tech italiani possono avviare la propria startup innovativa in forma di s.r.l. secondo una modalità digitale, semplificata e gratuita.
Di tale innovazione del diritto societario, introdotta con il DL 3/2015, che prevede per la prima volta in Italia la possibilità di costituire una società di capitali senza fare ricorso ad atto notarile, la recentissima sentenza 2 ottobre, n. 10004/2017 del TAR del Lazio ha stabilito la piena conformità ai principi giuridici comunitari e nazionali.
In particolare, il tribunale amministrativo ha ritenuto, in opposizione ai quattro ricorsi presentati dal Consiglio Nazionale del Notariato, che l’impianto normativo è coerente con i principi della direttiva comunitaria sulle società (direttiva 2009/101/CE, oggi 1132/2017); che i poteri attribuiti dal DM 17 febbraio 2016 alle CCIAA non esorbitano rispetto a quelli previsti ordinariamente dalla legge; che il controllo sulla conformità legale dell’atto è assorbito dallo standard rilasciato dal Ministero; che la modalità di iscrizione provvisoria in sezione ordinaria, in attesa dell’iscrizione in sezione speciale, non implica, nei confronti di terzi, la percezione dell’avvenuta costituzione in via definitiva dell’impresa; che l’attribuzione alle CCIAA del potere-dovere di attuare le verifiche antiriciclaggio è previsto dalla norma (art. 12, lettera d) del d.lgs. 231/2001 ante riforma); che le modalità di registrazione fiscale dell’atto non sono contrarie a legge.
L’unico punto sul quale il TAR ha dichiarato non infondato il ricorso è relativo alla permanenza in sezione ordinaria delle startup, una volta esaurito il periodo di validità del regime speciale (5 anni dalla costituzione) o in ogni caso in cui risulti la perdita di uno dei requisiti previsti dalla legge (DL 179/2012, art. 25, comma 2). Il Ministero procederà a emendare il decreto di attuazione della nuova procedura in esecuzione di quanto indicato nella sentenza.
Secondo l’ultima edizione del rapporto trimestrale sulla nuova modalità di costituzione, pubblicato in data odierna in collaborazione con UnionCamere e InfoCamere, al 30 settembre 2017 sono 878 le nuove imprese costituite con la nuova procedura, che, grazie all’utilizzo di un modello standard personalizzabile e della firma digitale, permette di avviare una società con un notevole risparmio di tempo e costi rispetto alle procedure ordinarie con atto pubblico.
Negli ultimi tre mesi le startup innovative costituite online e regolarmente iscritte alla sezione dedicata del Registro delle Imprese sono cresciute di 202 unità. Rispetto al 31 dicembre 2016, quando le startup costituite online erano in tutto 180, l’incremento sfiora le 700 unità (695). Si evidenzia dunque una sempre più pervasiva diffusione della procedura, che nel corso del 2017 è stata scelta da oltre il 40% delle startup innovative di nuova costituzione.
La distribuzione territoriale delle imprese costituite online riflette in buona parte quella registrata per il complesso delle startup innovative, con alcune significative variazioni. Regione capofila rimane la Lombardia, con 197 startup, di cui 124 localizzate nell’area di Milano, prima e finora unica provincia a superare le 100 unità. Secondo best-performer è il Veneto, che raggiunge le 129 costituzioni online e colloca ben tre province nella top-5 (Padova 3ª, Treviso 4ª e Verona 5ª, seconde solo a Milano e Roma). Viceversa, in alcune province anche di grandi dimensioni sono ancora poche le società costituite con la nuova modalità: tra queste spiccano Torino, Napoli, Modena e Firenze, rispettivamente 3ª, 4ª, 7ª e 10ª provincia per popolazione di startup, ma con solo 7, 13, 4 e 5 create online.
Il testo del rapporto è disponibile nell’area del sito del MISE dedicata alle startup innovative, sezione Relazione Annuale e rapporti periodici. Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli uffici competenti all’indirizzo startup@mise.gov.it.