Con l’arrivo dell’estate, i centri estivi possono essere un’ottima soluzione, ma i costi sono in aumento nel 2024: ecco nel dettaglio.
Con la chiusura delle scuole, milioni di famiglie hanno deciso di usufruire dei servizi dei centri estivi.
In Italia, infatti, le scuole chiudono per un periodo di 12 settimane, contro le 6-8 in Germania, Francia e Regno Unito.
Il problema, però, sta nei costi in aumento: le cifre, infatti, si aggirano sui 1200 euro per un bambino e 2300 euro se si aggiungono anche un fratellino o una sorellina. Si tratta di un trend che interessa, ormai, il nostro Paese da anni e che non accenna ad arrestarsi.
Parliamo di un costo spesso insostenibile per una famiglia, che può creare non pochi problemi nel periodo estivo.
Ecco cosa succede.
Centri estivi: costi in aumento per il 2024
Secondo un recente rapporto dell’Istituto di ricerca economiche e sociali Eures e dell’Associazione difesa orientamento consumatori, i prezzi dei centri estivi sono in aumento quest’anno.
L’indagine ha analizzato i prezzi dei centri estivi di cinque città: Roma, Milano, Bologna, Napoli e Bari.
Rispetto al 2023, è stato riscontrato un aumento medio del 10%. Ma ci sono differenze di costo anche a livello geografico.
Secondo il report, i centri estivi del Nord Italia risultano i più cari, con un costo medio di 175 euro a tempo pieno per una settimana, contro i 148 euro del Centro e i 118 euro del Sud.
Milano è sicuramente la città più cara, dove i prezzi si aggirano sui 218 euro (che scendono a 176 euro per l’orario ridotto): un costo che risulta praticamente raddoppiato, rispetto ad altre città, come Bari e Napoli.
I centri estivi rappresentano un’alternativa utile per lasciare i propri figli, dopo la chiusura delle scuole. Non tutti, infatti, possono contare sul supporto dei nonni o di baby-sitter.
Ma i costi così elevati (e spesso ingiustificati) rischiano di rendere inaccessibili questi servizi per molte famiglie.
Come dichiarato da Anna Rea, presidente di Adoc:
“Troppo elevati, ingiustificati e spesso inaccessibili per la maggior parte dei genitori i costi dei centri estivi. Tutto ciò è aggravato dal lungo periodo di chiusura delle scuole. Un problema che si ripropone ogni anno e che pesa esclusivamente sui genitori, in particolare su quelli che lavorano entrambi, sono senza il supporto della famiglia di origine o dove il carico è sostenuto solo dalle madri”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it