In caso di infortunio sul lavoro, cosa deve fare il lavoratore? E il datore di lavoro? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Nell’ambiente di lavoro tutto deve essere messo tutto in regolare, per garantire la sicurezza ai lavoratori.
Ma può accadere, per diversi motivi, che qualcosa non vada come previsto e ci sia un infortunio sul posto di lavoro.
Cosa bisogna fare in questo caso? Vediamolo insieme.
Infortunio sul lavoro: di cosa si tratta
L’infortunio sul posto di lavoro è un evento traumatico che avviene durante l’orario lavorativo e che provoca un danno fisico o psicologico al lavoratore.
L’incidente può essere di diverso tipo, come una caduta, un contatto con un macchinario pericoloso oppure con sostanze nocive e può verificarsi sia sul luogo di lavoro che durante il tragitto casa-lavoro.
L’infortunio può portare a:
- Inabilità temporanea, che impedisce al lavoratore di esercitare la propria attività lavorativa per un periodo limitato, superiore ai tre giorni. Durante questo periodo, è erogata un’indennità giornaliera, fino alla completa guarigione clinica, senza postumi permanenti o con postumi permanenti di grado inferiori al 6%;
- Inabilità permanente: quando la riduzione permanente della capacità lavorativa supera il 6%;
- Morte: quando l’incidente causa la morte del lavoratore.
Infortunio sul lavoro: cosa deve fare il lavoratore
In caso di infortunio, il lavoratore deve subito informare il proprio datore di lavoro, come previsto dall’art.52 del Testo Unico Inail.
L’articolo impone che il lavoratore è obbligato a comunicare al proprio datore di lavoro ogni informazione su qualsiasi tipo di infortunio, anche se è di lieve entità.
Se l’azienda non viene informata, infatti, il lavoratore perde il diritto alle prestazioni economiche Inail per i giorni antecedenti a quelli in cui il datore di lavoro ha avuto notizia dell’evento.
Dopo aver aggiornato il datore di lavoro, deve recarsi al pronto soccorso o farsi accompagnare.
Dovrà, poi, fornire all’azienda il numero identificativo e la data di rilascio del certificato, oltre ai giorni di prognosi indicati.
Il certificato viene rilasciato dopo la visita presso una struttura sanitaria (come pronto soccorso, ambulatorio medico, etc.). Il documento, poi, sarà inviato telematicamente all’Inail da parte del medico o della struttura sanitaria competente al rilascio.
Con questa documentazione, sarà possibile effettuare la denuncia di infortunio.
Dopo il controllo presso una struttura sanitaria, il lavoratore dovrà sottoporsi alle cure mediche o chirurgiche prescritte, per tutto il periodo dell’infortunio.
È importante ricordare, inoltre, che l’Inps non effettua alcuna visita fiscale in caso di infortunio sul lavoro.
Infortunio sul lavoro: cosa deve fare il datore?
Dopo aver ricevuto la comunicazione dell’incidente, il datore di lavoro deve accertarsi che il lavoratore sia portato nella struttura sanitaria più vicina.
Le eventuali spese di trasporto sono a carico dell’azienda.
Dovrà, poi, denunciare telematica all’Inail l’infortunio mediante
- Denuncia di infortunio: se si tratta di infortuni con prognosi superiore a 3 giorni. Il documento va inviato entro due giorni da quando si ha avuto la notizia ed entro 24 ore, in caso di morte o pericolo di morte del lavoratore. La denuncia è utile ai fini assicurativi, poiché la copertura economica Inail eroga un’indennità per i giorni di assenza del lavoratore, a partire dal 4° giorni di infortunio (escluso quello dell’evento);
- Comunicazione di infortunio: se l’infortunio comporta l’assenza del lavoratore per un periodo compreso tra uno e tre giorni. La comunicazione va effettuata per fini statistici e informativi, poiché l’Inail non eroga alcuna prestazione economica in questo caso. La comunicazione va inviata entro 48 ore dalla ricezione del certificato.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it