Vediamo insieme cosa copre la tessera sanitaria all’estero, sia nell’Unione Europea che nei Paesi Extra-UE.
In caso di infortunio o di ricovero all’ospedale, mentre siamo in viaggio, dobbiamo essere a conoscenza di cosa copre la tessera sanitaria all’estero.
Vediamo allora dov’è valida e quali sono le spese che copre quando siamo all’estero.
Cosa copre la tessera sanitaria all’estero: come funziona
La Tessera Sanitaria europea (detta anche TEAM) è entrata in vigore, in Italia, il 1° novembre 2004 e si trova sul retro della Tessera Sanitaria nazionale (TS).
Grazie ad essa è possibile accedere alle prestazioni sanitarie statali, durante una permanenza temporanea, in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. In questo modo, si potrà usufruire delle prestazioni sanitarie negli stessi termini in cui le ricevon
o gli abitanti del Paese in cui ci si trova.
La TEAM è accessibile a tutti gli individui con cittadinanza italiana, che hanno la residenza in Italia.
Si può accedere alle cure mediche gratuitamente, escluso il pagamento del ticket, il cui costo è a carico dell’assistito e non è rimborsabile.
Cosa copre la tessera sanitaria all’estero: dov’è valida
La Tessera Europea di Assicurazione Malattia è valida in tutti i Paesi che appartengono allo Spazio Economico Europeo, ma anche in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.
L’assistenza è prevalentemente in forma diretta, quindi le prestazioni sanitarie saranno gratuite, tranne per il pagamento di un eventuale ticket. Ad esempio, in Francia, il ticket corrisponde al 20% di ogni prestazione, compreso il ricovero ospedaliero. Questo vuol dire che questa somma è a carico dell’assistito e non potrà essere rimborsata.
Inoltre, in Svizzera e in Francia, vige un sistema basato sull’assistenza in forma indiretta e spesso viene richiesto il pagamento delle prestazioni. In questo caso, il rimborso (escluso quello del ticket) può essere richiesto direttamente sul posto all’istituzione competente (che è la LAMal per quanto riguarda la Svizzera e la CPAM per quanto riguarda la Francia).
In caso contrario, il rimborso dovrà essere richiesto presso una ASL, al momento del ritorno in Italia, presentando le ricevute e la documentazione sanitaria.
Cosa copre la tessera sanitaria all’estero: quali sono le spese coperte?
Così come in Italia, la tessera sanitaria copre tutte le assistenze mediche pubbliche all’estero, compreso il ricovero in ospedale.
Ci sono, però, dei casi in cui non può essere utilizzata per:
- il pagamento di spese sanitarie in strutture private
- le spese relative ad un trasferimento all’estero per cure di alta specializzazione, dette anche “cure programmate” (bisogna richiedere, in questo caso, l’autorizzazione alla propria ASL)
- il rimborso delle spese di ritorno, in caso di infortunio o ricovero (a differenza dell’assicurazione di viaggio)
Ovviamente, poi, tutto dipende dal Sistema Sanitario del Paese in cui si viaggia: alcune cure mediche gratuite in Italia, potrebbero non esserlo in altri Paesi europei e viceversa.
Cosa succede se vado in un Paese extraeuropeo
In caso di viaggio in un Paese extraeuropeo, bisogna informarsi se lo Stato in questione abbia stipulato degli accordi bilaterali con l’Italia, che consentono di usufruire dell’assistenza sanitaria, nei limiti previsti dalla convenzione fatta.
I Paesi con cui l’Italia ha stipulato delle convenzioni bilaterali sono: Argentina, Australia, Brasile, Capoverde, Città del Vaticano, Macedonia, Serbia, Montenegro, Bosnia, Erzegovina, Principato di Monaco, San Marino e Tunisia.
Ma bisogna comunque prestare attenzione: non tutti i Paesi garantiscono cure urgenti per un soggiorno temporaneo. A volte, l’assistenza gratuita è riservata solamente ad alcune categorie speciali, come gli studenti, i lavoratori e le categorie protette.
Se il Paese di destinazione non è compreso nella lista dei Paesi convenzionati, non è prevista alcuna forma di tutela da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Per ottenere informazioni, è consigliabile consultare il sito del Ministero della Salute.
È, quindi, importante contattare la propria ASL prima di partire e richiedere informazioni sulla convenzione fatta con l’Italia ed eventualmente richiedere l’apposito modulo, per poter ottenere assistenza sanitaria, per le cure urgenti, nel caso ci sia l’accordo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it